Comunicato Stampa UIL-UILA del Trentino del 4/9/2020. Industria macellazione: La Uila chiede controlli sanitari diffusi in tutto il comparto. Intervenga l’ASPP e proceda, seppur impegnata nell’apertura delle scuole, ad effettuare tamponi e controlli a tutti i lavoratori e famiglie coinvolte. Si lavori per il mantenimento di un comparto produttivo trentino di valore.

La UIL- UILA , sindacato ben rappresentato nel settore della macellazione trentina chiede un ulteriore allargamento dei controlli sanitari anche alle altre aziende del settore, onde evitare quanto già accaduto in Germania ed in altre regioni del Nord Italia. Seppur impegnatissima nell’imminente apertura delle scuole, l’Azienda Sanitaria deve poter garantire ai lavoratori, alle loro famiglie ed ai consumatori la disponibilità di test sierologici e test rapidi, tamponi continui, tracciamento dei positivi e la più ampia copertura possibile del vaccino antinfluenzale”.

Questo perché, come alla Furlani, le particolari direttive tecniche dettate dalle procedure di lavoro impongono particolari condizioni ambientali (temperatura media circa 10° celsius e umidità pressochè continua) e la presenza di molte maestranze negli stabilimenti, cosa che favorisce la diffusione del virus.

Peraltro la convivenza e frequentazione continua fra questi stessi lavoratori, anche fuori dallo stabilimento, vista la loro aggregazione linguistica e culturale, impedisce l’interruzione della veicolazione del virus e rischia di ripetere quanto già osservato a Rovereto nella nota azienda di logistica e trasporto.

Inoltre, rispetto al quadro generale contrattuale dipinto da altre organizzazioni sindacali la UIL-UILA precisa che a differenza di altre regioni limitrofe, in Trentino, la situazione è in realtà caratterizzata dalla presenza di società specializzate che appaltano sì segmenti di lavorazione e servizi ad altre aziende, ma che per la maggior parte queste ditte applicano contratti di lavoro dell’industria alimentare. Piccole e medie imprese alimentariste che molto di rado, come nel caso Furlani, incaricano società cooperative, anche trentine, di logistica, pulizie e movimentazione merci per la lavorazione delle carni. Per cui non si ravvedono le gravi e frequenti violazioni contrattuali ipotizzate da organizzazioni che dichiarano inoltre la loro difficoltà ad entrare in queste aziende.

Come in tutti i settori esistono criticità che il sindacato affronta ogni giorno, ma non possiamo non riconoscere anche un certo sforzo, da parte aziendale, di adottare certificazioni, condizioni retributive e contrattuali e modifiche all’organizzazione del lavoro più evolute rispetto anche a quelle esistenti nel recente passato.

Questa positiva evoluzione è certamente dovuta anche a leggi e regolamenti che obbligano e rendono responsabili gli imprenditori, oltre che verso i loro dipendenti, anche rispetto a quelli delle ditte cui esternalizzano parte delle lavorazioni.

UIL-UILA quindi invita tutti gli attori in campo, lavoratori e lavoratrici compresi, ad attenersi alle regole sanitarie in essere, sia in azienda, ma anche nella propria vita privata e sociale, augurandosi il più pronto ritorno possibile alla normalità.

 

Fulvio Giaimo

Segreteria UIL-UILA del Trentino

 

Scarica il pdf: Lavorazioni carni COM UILA 040920