14 luglio 2020 – Trentino

CON IL VIRUS IL LAVORO VA RIPENSATO

La pandemia ha coinvolto tutto il mondo del lavoro: lavoratrici e lavoratori, imprese,
istituzioni e sindacati. Ebbene, come rappresentanti dei lavoratori ci è chiesto uno sforzo in più, per rimanere al passo con una situazione sociale sempre più convulsa ed un’organizzazione del lavoro in continuo divenire e su cui è ineludibile soffermarsi e riflettere, ma sempre più velocemente e concretamente.
La salute e la sicurezza saranno certamente al centro dell’attenzione della UIL del Trentino, non solo riguardo a quella sul e del lavoro, ma anche del nostro ambiente e soprattutto alla Sanità pubblica, dei cittadini trentini, rimasta ora decapitata ed in attesa, speriamo non troppo a lungo, di una nuova dirigenza, oltre che dell’avvio, finalmente, dei lavori del Nuovo Ospedale di Trento.
Dovremo infatti convivere, certamente non per un breve periodo, con queste problematiche legate alla salute ed all’ambiente, ma anche con un modello economico completamente cambiato, che segnerà, anzi ha già mutato, anche la nostra vita sociale e culturale.
Come sindacato individuiamo almeno tre temi su cui ci dovremo confrontare, anche in Trentino, sia col mondo del lavoro pubblico che privato: smart working, trasporto e servizi pubblici locali, diversificazione degli orari di lavoro.
“Il lavoro agile”, che per esempio l’Amministrazione della Provincia Autonoma di Trento ha deciso inspiegabilmente di ridurre in questo periodo addirittura al di sotto delle indicazioni statali di utilizzo, si è dimostrato imprescindibile per una nuova organizzazione del lavoro, sia nel comparto pubblico che privato. Certo una modalità di lavoro giunta alla ribalta che necessita di essere normata e garantita con precisione e puntualità all’interno dei contratti collettivi e negli accordi aziendali o, ancora meglio, territoriali, vista la possibilità di coniugare la territorialità con la nostra specifica Autonomia.
Riguardo al trasporto pubblico locale ed ai servizi, l’istruzione in primis, abbiamo bisogno di una sinergia per far sì che il sistema sia efficiente ed efficace, basato su una mobilità urbana ed extraurbana intelligente che risolva il problema dello spostamento, da e per le valli, ma che sia di salvaguardia per l’ambiente e la vita delle comunità periferiche e dei centri urbani: Trento, Rovereto e Riva del Garda.
E qua veniamo all’ultimo aspetto di questa breve riflessione: il tema degli orari ( e non solo quelli del commercio). Dobbiamo pensare ad orari di lavoro flessibili che possono e devono essere determinati da una serie di accordi e da una contrattazione puntuale e precisa che consenta di lavorare meglio, in sicurezza e con le dovute garanzie, ma anche con la possibilità di lavorare meno e lavorare tutti. Soluzione questa che potrebbe permettere di essere maggiormente inclusivi verso i soggetti deboli maggiormente esclusi dal mondo del lavoro: donne e giovani.
Il Covid ci riporta al rispetto del tempo di vita, alla riduzione e alla essenzialità degli spostamenti, nell’ottica del rispetto delle risorse, dell’ambiente e delle persone, quindi della dignità e del valore del lavoro.

* Segretario Generale
Uil del Trentino

Scarica il pdf: virus ART 140720