l’Adige – 16 novembre 2023

Confermato lo sciopero di domani

«Lo sciopero è un diritto di tutte le lavoratrici e i lavoratori. I tentativi, anche maldestri, di boicottare la protesta sono la prova che si sta tentando di distogliere l’attenzione sulle vere emergenze del Paese. A cominciare da quella salariale». Lo affermano Cgil e Uil del Trentino, ribadendo che è confermato lo sciopero generale di otto ore di domani (appuntamento in piazza Fiera alle 9.30). Si fermeranno per l’intera giornata o intero turno di lavoro addette e addetti del comparto pubblico e quelli di appalti e servizi regolamentati e non che operano nei settori pubblici, cioè scuola, università, ricerca, poste e servizi postali, vigilanza privata, pulizie e multiservizi, ristorazione collettiva, cooperative sociali, igiene ambientale e consorzi di bonifica. Le modalità cambiano per il trasporto regolamentato dalla legge 146/90. Ieri, infatti, è arrivata l’annunciata precettazione del ministro dei trasporti Salvini che impone di ridurre a quattro le ore di astensione, dalle 9 alle 13. I sindacati sono contrari: «Provvedimento che limita il legittimo diritto di sciopero, ma responsabilmente riduciamo a quattro le ore di astensione dal lavoro».

 

Confermato lo sciopero generale di venerdì 17 novembre

Si fermano per 8 ore pubblici, scuola e i tutti i settori regolamentati. Trasporti incrociano le braccia dalle 9 alle 13. Sindacati: “No ai tentativi di intimidazione. Lo sciopero è un diritto”

 

“Lo sciopero è un diritto di tutte le lavoratrici e i lavoratori. I tentativi, anche maldestri, di boicottare la protesta sono la prova che si sta tentando di distogliere l’attenzione sulle vere emergenze del Paese. A cominciare da quella salariale”. Lo affermano Cgil e Uil del Trentino ribadendo che è confermato lo sciopero generale di otto ore per venerdì 17 novembre. Si fermeranno per l’intera giornata o intero turno di lavoro addette e addetti del comparto pubblico e quelli di appalti e servizi regolamentati e non che operano nei settori pubblici, cioè scuola, università, ricerca, poste e servizi postali, vigilanza privata, pulizie e multiservizi, ristorazione collettiva, cooperative sociali, igiene ambientale e consorzi di bonifica. Le modalità cambiano per il trasporto regolamentato dalla legge 146/90. Questa mattina è arrivata l’annunciata precettazione del ministro dei trasporti che impone di ridurre a quattro le ore di astensione, dalle 9 alle 13. I sindacati ribadiscono la contrarietà al provvedimento che limita il legittimo diritto di sciopero delle lavoratrici e dei lavoratori, ma responsabilmente riducono a quattro le ore di astensione dal lavoro. Andare contro il provvedimento di precettazione espone le lavoratrici e i lavoratori a sanzioni pecuniarie pesanti e non sarebbe giusto che a pagare siano ancora i lavoratori.

Quel che è certo è che siamo di fronte ad un fatto gravissimo che tradisce l’evidente difficoltà del Governo di dare risposte alle lavoratrici e ai lavoratori sull’emergenza salariale, sul caro vita, sul taglio dei servizi pubblici e sulla mancata riforma delle pensioni, sulla precarizzazione del lavoro per i giovani. Di fronte al peggioramento della vita degli italiani a Roma preferiscono fare ogni tentativo possibile per delegittimare la protesta.

Per chiarezza si ricorda anche che tutti i lavoratori dei servizi essenziali hanno pieno e totale diritto di scioperare perché la legge garantisce il diritto di sciopero del personale impegnato nelle attività definite nei servizi pubblici essenziali, nel rispetto delle prescrizioni previste per l’erogazione delle prestazioni indispensabili. E’ il datore di lavoro che entro 5 giorni dalla data dello sciopero deve definire il numero minimo di persone che non possono assentarsi da lavoro per garantire il servizio essenziale. Il numero è definito dai contratti collettivi o in accordi aziendali, in assenza dei quali si fa riferimento ai contingenti ordinariamente previsti per i giorni festivi.
Il dipendente individuato per assicurare i “contingenti minimi” può, comunque, chiedere di essere sostituito esprimendo la volontà di aderire allo sciopero.

Venerdì 17 è previsto un corteo da piazza Fiera fino al commissariato del Governo, in corso 3 Novembre dove si svolgeranno gli interventi. Lavoratrici e lavoratori si raduneranno in piazza Fiera alle 9,30.

Trento, 15 novembre 2023

 

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