16 giugno 2017 – Trentino

Consegna a giorni alterni. Poste spa fa dietrofront

Su uffici decentrati e servizi, a cominciare dal recapito a giorni alterni, si potrebbero riaprire i giochi. È quanto è emerso dal confronto tra il nuovo amministratore delegato di Poste spa, Matteo Del Fante, e le organizzazioni sindacali. «Una prospettiva particolarmente interessante per il Trentino», ammette Daniela Tessari che segue il comparto. «L’amministratore delegato ha ammesso che il recapito a giorni alterni non ha prodotti i risparmi sperati – prosegue Tessari -, dunque il piano per il momento resta congelato. Il che vuol dire, per i territorio che non avevano ancora introdotto la nuova organizzazione del servizio come il Trentino, che il recapito a giorni alterni intanto non parte. Un punto per noi molto importante visto che da mesi siamo impegnati a far comprendere i molti disagi che questa modalità avrebbe prodotto ai cittadini».

Altro punto di probabile apertura è quello sugli uffici. «Il piano di Poste prevedeva la chiusura di molti uffici decentrati in tutta Italia. Il nuovo amministratore ha annunciato di voler riprendere in mano la questione, ribadendo che la riorganizzazione deve tener conto del ruolo di presidio che gli uffici postali hanno sul territorio, anche nella logica di rivedere il loro ruolo come tramite per altri servizi. Sulla base di quanto detto si dovrebbe aprire un ragionamento da qui alla fine dell’anno e dunque non tutti gli uffici più piccoli nei territori saranno chiusi, come c’era stato ventilato», prosegue la segretaria.

Sindacati e amministratore delegato si sono confrontati anche sul rinnovo del contratto, scaduto dal 2012. Del Fante ha confermato la disponibilità di riaprire la discussione da settembre, salvando quanto fatto fino ad oggi al tavolo del confronto con i precedenti vertici. «Adesso ci attendiamo che queste affermazioni siano seguite dai fatti», conclude Tessari.

Se dalle Poste sembrano arrivare notizie positive il sindacato si augura che possano arrivarne di altrettanto buone per Sda: «Se Poste pensa a rivedere il piano di riorganizzazione dei servizi sul territorio, allora mi auguro che nell’ambito di questa operazione trovi una soluzione anche per i lavoratori trentini di Sda per i quali oggi la prospettiva è il trasferimento certo a Verona» spiega il segretario della Filt trentina Stefano Montani. «Ci siamo confrontati insieme alla Uiltrasporti con i vertici di Sda, controllata al 100% da Poste, ottenendo solo un posticipo da giugno a settembre per il trasferimento dei lavoratori. Abbiamo coinvolto anche l’assessore Alessandro Olivi e speriamo faccia pressione per salvaguardare questi lavoratori».

Scarica il pdf: Poste ART 160617