29 giugno 2017 – Trentino, Corriere del Trentino
Contratti irregolari, lavoratori beffati
Allarme dei consulenti del lavoro e dei sindacati: «Società aggancia le aziende offrendo risparmi, ma non paga i contributi»
Se foste degli imprenditori e una società vi proponesse dei lavoratori in appalto a circa il 40 per cento di costi del lavoro in meno, pensereste a una magia o a un illecito. Delle due l’una, e la magia non esiste. Dall’inizio dell’anno ha cominciato a verificarsi anche in Trentino un particolare fenomeno di dumping sociale, diffuso a livello nazionale da tutto il 2016: somministrazione illecita alle aziende di manodopera a basso costo, ottenuto non denunciando integralmente e correttamente all’Inps i dati retributivi o non facendolo affatto. Ad esempio su un cuoco che riceve uno stipendio mensile di 2.000 euro la società in questione propone alle aziende un costo totale di 2.718,40 euro, comprensivo di Inps, Inail, tredicesima, ferie, permessi, malattia, buste paga, cud e compenso agenzia. Un’offerta davvero allettante, dato che il costo regolare sarebbe di 3.692,50 euro. Si capisce che il primo è possibile solo non effettuando i corretti adempimenti amministrativi.
Eppure molti imprenditori trentini, magari un po’ ingenui e in buona fede – o forse anche molto furbi – hanno accettato tale offerta. Con ricadute gravi dirette sul lavoratore e sull’azienda (che si ritroverebbe a dover pagare grosse sanzioni, da 5.000 a 50.000 euro).
La denuncia di questo fenomeno arriva dall’Associazione nazionale consulenti del lavoro del Trentino e da Cgil, Cisl e Uil, che intendono mettere in guardia lavoratori e imprenditori, invitandoli a segnalare tali offerte poco chiare. «Si tratta di caporalato ben vestito, con l’abito del manager – commenta Walter Alotti, segretario Uil del Trentino. Franco Ianeselli, segretario Cgil, spera che «lavoratori e imprenditori si facciano delle domande una volta informati dei rischi e dei danni di questo sistema, rivolgendosi poi a sindacati». Sono state proprio le dieci segnalazioni finora effettuate in provincia ad allertare i consulenti del lavoro. Fabiano Paoli, presidente dell’Associazione nazionale consulenti del lavoro del Trentino, indica come «unico argine del sistema» gli imprenditori che rifiutano le proposte.
Scarica il pdf: Contratti irregolari ART 29062017
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