6 aprile 2018 – Corriere del Trentino
Contratto docenti, accordo vicino
Subito il via libera al «gradone»
Di Fiore: «All’inizio mancavano direttive». «Galli: «Ora si guardi alla meta finale»
È ancora presto per esultare ma qualcosa di concreto finalmente è emerso dal confronto tra sindacati riuniti e Apran per il rinnovo del contratto provinciale dei docenti.
Nell’incontro di ieri mattina le due parti si sono ritrovate faccia a faccia per la settima volta, in un clima teso che all’inizio non ha fatto ben sperare: «Per più di due ore — racconta Pietro Di Fiore, segretario Uil scuola — si è questionato su dettagli inutili, sulla forma più che sul contenuto della bozza di contratto, che peraltro era pressoché identica a quella da noi giudicata irricevibile più di un mese fa (quando Uil aveva disertato l’ultimo incontro per protesta, ndr). Mancava ogni sorta di direttiva, dipartimentale e politica, temevamo già di dover programmare un nuovo incontro». A sbloccare la situazione pare abbia contribuito l’arrivo della dirigente del dipartimento della Conoscenza, Livia Ferrario, intervenuta nella discussione in merito all’effettiva presenza di risorse da poter destinare ai docenti. E così almeno un risultato sicuro è stato portato a casa: i docenti che hanno raggiunto la richiesta anzianità di servizio otterranno il gradone maturato nel 2017, uno scatto economico con eventuali arretrati. Possibilità concrete di accordo anche sull’adeguamento retributivo conforme al contratto nazionale (circa 80-90 euro al mese) per tutti i docenti, trasferendo l’anticipo contrattuale di 35 euro mensili percepito dal 2008 (governo Dellai) sulle quote provinciali. Oltre a quelle strettamente economiche, sono state affrontate anche altre questioni di carattere sindacale e organizzativo: scrittura contrattuale snella, partecipazione facoltativa alle iniziative Iprase, alleggerimento dell’orario frontale degli insegnanti di lingua straniera o Clil, subordinazione dell’immissione in ruolo su part-time alla disponibilità o accettazione del docente individuato senza penalizzazione alcuna, ripristino della distinzione tra le ore provenienti dal contratto nazionale e quelle provinciali, contrattualizzazione delle risorse destinate alla valorizzazione del merito dei docenti, diritto alla disconnessione (regolamentazione dei criteri di utilizzo degli strumenti tecnologici inerenti l’organizzazione scolastica fuori dall’orario di servizio) e distinzione tra i diversi carichi orari, questa probabilmente già ottenuta: «Le ore da destinare agli organi collegiali — spiega la Uil — dovrebbero rimanere distinte dai carichi orari provinciali, ivi compresi gli obblighi sulla formazione».
In generale rispetto agli altri incontri dunque vi sono stati segnali positivi e passi avanti, che fanno ben sperare i docenti trentini. Nei prossimi giorni l’Apran e i sindacati si scambieranno e rielaboreranno le bozze di contratto modificate, bozze che verranno poi riviste e ridiscusse venerdì 13 e venerdì 20, per dare forma infine a un testo contrattuale definitivo: «In quegli incontri lavoreremo a oltranza per chiudere la partita e fare in modo che tra maggio e giugno i docenti possano avere gli adeguamenti economici conformi al contratto nazionale», afferma Stefania Galli, segretario Cisl scuola. «Quello di ieri — continua — è stato un tavolo importante all’interno di una contrattazione generale decisamente impegnativa, ora dobbiamo guardare alla meta finale». Bisogna comunque ricordare che qualora a fine aprile arrivasse questo rinnovo contrattuale esso scadrebbe comunque a fine anno; dal primo gennaio 2019 dovrebbe poi ripartire una trattativa per un nuovo contratto triennale, valevole quindi fino al 2022.
Scarica il pdf: scuola ART 060418
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