Corriere del Trentino, Il T – 10 febbraio 2023

Contratto edili, c’è l’integrativo. Il settore coinvolge 10mila lavoratori. Nella busta paga una tantum di 200 euro

TRENTO A 24 ore dalla sigla dell’integrativo del settore turismo, i sindacati confederali e associazioni datoriali (Ance e Associazione artigiani del Trentino) hanno firmato anche quello degli edili che riguarda circa diecimila dipendenti tra operai e impiegati. Un accordo «sofferto», che ha visto le parti trattare sin dal febbraio di due anni fa, per via delle differenze interpretative sulla corretta attribuzione dei costi relativi ai tre giorni di «carenza malattia» definiti dal contratto.
Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil hanno ottenuto il pagamento in busta paga di due episodi nell’anno solare di «carenza malattia» e il riconoscimento immediato, nella busta paga di febbraio, di un importo «una tantum» pari a 200 euro. Il «premio presenza e professionalità» è stato incrementato di 0,17 centesimi per ogni ora lavorata. Quest’ultimo aumento, da solo, potrà produrre in corso d’anno, calcolando la media delle ore di lavoro ordinarie prestate dagli operai, un guadagno pari a circa 400 euro a lavoratore.
Novità importanti anche sul fronte dei lavori di galleria, con il riconoscimento di una indennità aggiuntiva d’avanzamento, con percentuali variabili dal 12 % al 24 % a seconda della distanza dall’imbocco. Nel complesso, la contrattazione collettiva per il settore edile in Trentino, tra rinnovo del contratto nazionale sottoscritto il 3 marzo 2022 e e provinciale garantirà ai lavoratori nel 2023 un riconoscimento salariare superiore ai 1.000 euro annui.
La chiusura del contenzioso in Cassa edile relativo all’attribuzione dei costi della «carenza malattia» sblocca inoltre fondi a disposizione degli operai edili sottoforma di prestazioni contrattuali. La Cassa ha già erogato più di 350 mila euro sotto forma di prestazioni a sostegno dello studio dei figli, dalle scuole elementari all’università L’accordo raggiunto avrà durata fino al 30 settembre 2024.
«Un buon risultato che, pur non risolvendo tutti i problemi relativi alla perdita di potere d’acquisto dei salari causati dall’aumento dei tassi di inflazione — hanno sottolineato i segretari generali Matteo Salvetti, Fabrizio Bignotti e Marco Benati — testimonia il valore e la forza della contrattazione in un settore difficile come quello edile».

 

Scarica il pdf: CORRIERE, IL T edilizia ART 100223