31 luglio 2018 – Trentino
Trattative interrotte, rischio sciopero
Contratto sanità, scontro su 5 milioni per la produttività
«Ancora non ci siamo» dice un comunicato diffuso ieri dalla Cgil. «Pronti a scioperare» alza il tiro una nota diffusa da Nursing Up e Uil. Il tema è lo stesso: il rinnovo del contratto della sanità e in particolare l’utilizzo di 5 milioni di euro riferiti a un periodo passato e che non possono dicono i sindacati finanziare la produttività del 2018. Risultato? Trattative interrotte (per l’ennesima volta) con l’Apran che prende tempo e la prospettiva di uno sciopero in settembre.
«La seduta di questa mattina, tra Apran e sindacati sul contratto collettivo della sanità, si è conclusa con un rinvio e con la promessa, da parte di Apran, di realizzare una bozza organica di contratto, che comprenda tutta la parte normativa, giuridica ed economica del comparto. Nodo centrale, su cui Fp Cgil non intende cedere, e su cui Apran sembra aver posto una pregiudiziale, sono i 5 milioni di euro “fermi” in azienda» si legge in una nota diffusa da Giampaolo Mastrogiuseppe e Gianna Colle, della Cgil. «Apran vorrebbe utilizzare quel denaro per finanziare la produttività del 2018, 2019 e 2020 ma sono soldi che sono già dei lavoratori, fanno riferimento a un periodo già passato e non possono finanziare una produttività futura».
Anche Nursing Up e Uil hanno fatto riferimento ai 5 milioni: «È grave che l’Apran, anziché accogliere le nostre richieste, abbia preferito interrompere la trattativa limitandosi a dire che ci avrebbero fornito nei prossimi giorni una loro proposta. Siamo esterrefatti da tale atteggiamento che ha impedito all’Apss di erogare immediatamente in busta paga ai lavoratori i cinque milioni di euro di risparmi dovuti ai sacrifici degli stessi! Siamo pronti a mobilitare il personale per l’11 settembre».
Scarica il pdf: sanità ART 310718
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