17 agosto 2018 – Corriere del Trentino
Contratto, scontro nazionale Sna-confederali Scioglimento dell’Enbass, agenti sconfitti in primo grado. Demozzi: ricorreremo in appello
Scontro a livello nazionale fra i sindacati confederali del settore assicurativo e lo Sna guidato dal presidente trentino Claudio Demozzi. Una sentenza di luglio dà ragione a First Cisl, Fissac Cgil, Uilca e Fna, ma il Sindacato agenti di assicurazione annuncia ricorso.
«Il pronunciamento del Tribunale di Roma, datato 5 luglio 2018, sentenzia una grande vittoria dei confederali, nell’azione di contrasto all’applicazione del contratto “vergognoso” sottoscritto nel 2014 da Sna insieme ad associazioni non rappresentative del settore» dicono i confederali. «Infatti Sna dopo aver sottoscritto nel 2014 quel “contratto” provocando una odiosa situazione di “dumping” contrattuale a danno delle lavoratrici e dei lavoratori del settore delle Agenzie in gestione libera, ha (maldestramente) tentato di affermarne la regolarità applicativa intentando, nel 2016, causa contro noi e Anapa, firmatarie del contratto di riferimento per l’appalto assicurativo, per determinare per via giudiziaria lo scioglimento e la liquidazione di Enbass, l’Ente Bilaterale istituito nel contratto stesso» «Ma il tentativo è miseramente fallito: il Tribunale di Roma ha respinto tutte le richiesto e condannando Sna a pagare le spese».
«Quanto accaduto ha dell’incredibile — risponde Sna —. Con la sentenza il Tribunale di Roma in prima istanza ha ritenuto che, malgrado l’art. 23 espressamente affermi che l’Enbass si scioglie quando venga a cessare l’efficacia generale di tutti gli appartenenti alla categoria del contratto nazionale, tale circostanza non vada considerata sufficiente per lo scioglimento dell’Ente stesso. Ne deriva che l’Enbass, al momento, non restituirà quanto versato dagli agenti negli anni passati a fronte di servizi che non potevano essere erogati. L’importo complessivo è stato stimato in 4 milioni di euro. Somme che appartengono gli agenti Sna, i quali all’epoca ebbero a versare in buona fede nelle casse dell’Enbass. «Le motivazioni del Tribunale non possono essere condivise — dice Demozzi — e appare evidente che Sna dovrà ricorrere in appello avverso tale sentenza. Va peraltro riaffermato che il Tribunale di Roma non ha messo in discussione la piena validità del contratto stipulato il 10 novembre 2014 da Sna e Fesica-Confsal e Confsal-Fisacs».
Scarica il pdf: Sna ART 170818
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