15 febbraio 2017 – Trentino
Coop, la Federazione cerca una via d’uscita
Il nuovo integrativo scritto a quattro mani: verrà presentato il 22 febbraio
Le trattative sono arenate da settimane, ora i sindacati sperano in uno sblocco
A un mese e mezzo dalla scadenza del contratto integrativo fissata al 31 marzo, per i dipendenti di Coop Alto Garda le speranze di un positivo passo avanti nella trattativa tra Coop e sigle sindacali sono riposte nella proposta che la direzione porterà al tavolo il prossimo 22 febbraio. Una proposta scritta assieme alla Federazione delle Cooperative che quindi farebbe da bilanciere tra le posizioni di Coop Alto Garda e quelle dei sindacati di categoria Cgil filcams, Cisl fisascat e Uiltucs.
Il tempo stringente non facilita il dialogo che negli ultimi incontri non ha fatto molti passi con le parti ferme nelle rispettive posizioni. Dalla direzione e presidenza la necessità di legare il futuro contratto all’utile di bilancio, mentre per i sindacati il fatto è inconcepibile e non otterrebbe l’approvazione dei dipendenti. «Stiamo attendendo un possibile sblocco della trattativa che potrebbe arrivare dalla proposta che la direzione con la Federazione delle cooperative ci porterà nel prossimo incontro spiega Lamberto Avanzo di Cisl fisascat La discussione, in sede di trattativa, durante le precedenti riunioni, non avanzava rimanendo stabilizzata su preconcette posizioni».
Il 22 febbraio potrebbe arrivare la svolta o quantomeno un punto di partenza condiviso da ambo le parti e dal quale partire a limare i dettagli. «Ci aspettiamo continua Avanzo un documento su cui poter intervenire e intavolare una trattativa costruttiva». Obiettivo nuovo integrativo che non vada a pesare unicamente sulle spalle dei lavoratori. Atteggiamento dubbioso sollevato, invece, dal rappresentante di Cgil Mirko Carotta. «Non credo – dice – avremo davanti una proposta soddisfacente». «La Coop continua Carotta ha chiaramente espresso la volontà di legare l’integrativo all’utile di bilancio, alla produttività». «Questo i lavoratori non sono disposti ad accettarlo soprattutto per i dubbi che si stanno vociferando in questi giorni». «È un passaparola silente e non ne abbiamo conferma dichiara Carotta ma pare che il disavanzo di Coop Alto Garda sia maggiore di quanto preventivato». Il timore di Carotta è quello che questa “voce”a possa essere una strategia di contrattazione per far pesare a vantaggio di Coop le proprie istanze. «Difficile dire quello che accadrà il 22 chiosa Carotta È chiaro che se sul lungo periodo la trattativa ristagna si potrà pensare nuovamente ad azioni di mobilitazione».
Scarica il pdf: Coop ART 150217
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