Corriere del Trentino, Il T – 13 giugno 2024

Coop. Vertenza, domani sciopero confermato

Trento – Alla fine è arrivata una tantum promessa dalla Cooperazione Trentina: i presidenti delle Famiglie cooperative hanno deciso di erogare 600 euro ai dipendenti «per ristorare temporaneamente — si legge sul comunicato stampa — gli effetti economici in busta paga della mancanza del contratto integrativo».

Il sussidio, suddiviso in tre tranches, era stato anticipato il 6 giugno scorso durante l’assemblea della Federazione dalla vicepresidente per il settore del consumo Paola Dal Sasso.

«I nostri dipendenti sono le colonne delle nostre cooperative — ha affermato Dal Sasso —, stiamo negoziando una diversa formulazione del contratto integrativo, ma non vogliamo che dal muro contro muro con le organizzazioni sindacali siano loro a pagare».

E proprio le organizzazioni sindacali, come anticipato dal Corriere Trentino, continueranno con la protesta contro la Federazione: «La posizione resta la stessa».

Domani, Cisl Fisascat Trentino, Cgil Filcams e UilTucs Trentino – Alto Adige hanno proclamato lo sciopero generale dei lavoratori di Famiglia Cooperativa (il secondo nella storia centenaria della Federazione): alle ore 9 del mattino inizierà il presidio in piazza Dante e alle 11 il corteo si sposterà verso via Segantini 10, la sede della Federazione.

La protesta verte sulla decisione unilaterale della Cooperazione, nel febbraio del 2023, di disdire il contratto integrativo. L’idea dell’azienda è quella di trasformare la quota fissa in una variabile legata alla produttività.

«Con il taglio del contratto integrativo non vengono riconosciuti né i tuoi sforzi né la tua professionalità», è scritto sul volantino dello sciopero.

La scelta di disdire il contratto nazionale è stata causata da scelte di bilancio. Nel 2024 il rinnovo del contratto collettivo nazionale aveva aumentato gli stipendi dei dipendenti. «La tua busta paga doveva incrementare di 70 euro e quei soldi servivano a salvare il tuo potere d’acquisto dall’inflazione — hanno spiegato i sindacati — con il taglio dell’integrativo non solo non ti aumenta, ma diminuisce drasticamente (circa 170 euro lordi, Ndr)».

La trattativa però rimane aperta: «Facciamo un invito pressante ai sindacati per riprendere presto la trattativa senza barriere ideologiche», ha detto Dal Sasso.

 

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