27 febbraio 2020 – Trentino, Corriere del Trentino

Coronavirus. Trasporto pubblico, sanificazione per i mezzi. Scuole, si va verso la riapertura Tensione tra giunta e sindacati

TRENTO. In un incontro avvenuto ieri con i sindacati dei trasporti (disertato -afferma una nota della Provincia -all’ultimo dalle sigle Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Faisa) il presidente della Provincia Maurizio Fugatti, affiancato dal direttore di Trentino Trasporti Mauro Allocca, dai dirigenti provinciali Gianfranco Cesarini Sforza (Dipartimento Protezione civile), Roberto Andreatta (Servizio Trasporti pubblici), Giancarlo Ruscitti (Dipartimento Salute) ha fatto il punto sulle misure di prevenzione adottate a partire dai giorni scorsi a tutela dei lavoratori, in particolare il personale viaggiante, e degli utenti del trasporto pubblico di fronte all’emergenza coronavirus. Nella giornata di sabato scorso sono state avviate azioni di sanificazione dei treni in servizio sulle linee della Valsugana e della Trento-Malè, e dalla mattinata di lunedì Trentino Trasporti -si legge ancora nella nota -ha disposto la pulizia straordinaria dei propri mezzi con prodotti specifici e il confezionamento dei kit contenenti i Dpi (Dispositivi di protezione individuali) destinati al personale viaggiante e la cui distribuzione, iniziata ieri, è attualmente in corso. Proseguiranno in modo sistematico specifiche attività di sanificazione dei posti guida e dei corrimano degli autobus e delle corriere in servizio extraurbano. Analoghe misure sono state indicate per i mezzi privati che svolgono servizio di trasporto pubblico.
In questi giorni anche i trasporti pubblici della città e della provincia hanno registrato un calo di utenti. Si stanno valutando le misure da adottare con il rientro a scuola di migliaia di alunni e studenti. L’eventuale superamento del periodo di chiusura delle scuole fino alla data dell’1 marzo -ha spiegato Fugatti -sarà deciso nei prossimi giorni.

 

TRENTO La giunta provinciale si mostra propensa ad accettare le direttive nazionali, anche se queste dovessero imporre l’apertura delle scuole: «L’idea è quella di riaprirle da lunedì, vedremo come evolve la situazione. Mi pare che sulle scuole, dove non ci sono i focolai, l’indicazione del governo sia di lasciarle aperte» ha chiarito ieri il governatore Maurizio Fugatti (il Landeshauptmann Arno Kompatscher ha firmato ieri l’ordinanza che conforma l’Alto Adige alle misure romane: riapertura delle scuole lunedì, gite vietate per due settimane e eventi pubblici sconsigliati ma non banditi). In linea teorica il Trentino potrebbe distinguersi dal resto d’Italia, facendosi forte della propria autonomia: «In linea teorica — ha precisato Fugatti — ma non lo si farebbe solo per alzare la bandierina».
Intanto la giornata di ieri è stata particolarmente tesa sul fronte sindacale. Con un confronto tra parti sociali e amministrazione provinciale che in alcuni casi ha fatto registrare qualche momento di tensione. Le prime scintille si sono viste già nella mattinata, quando era stato convocato il tavolo di confronto tra il governatore Maurizio Fugatti, il direttore di Trentino Trasporti Mauro Allocca e i segretari di Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Faisa per fare il punto sulle misure di prevenzione per i lavoratori del trasporto pubblico. «Arrivati in Piazza Dante — è stata la denuncia di Stefano Montani, Massimo Mazzurana, Nicola Petrolli e Michele Givoli — abbiamo scoperto che insieme a noi avrebbe partecipato all’incontro anche l’Usb. Una decisione inopportuna e irrispettosa delle sigle sindacali maggiormente rappresentative dei lavoratori del comparto. Di fronte a questa decisione della Provincia e di Trentino trasporti abbiamo deciso di non partecipare alla riunione che noi avevamo chiesto nell’interesse di tutti i lavoratori e le lavoratrici che rappresentiamo». Non è servita a ricomporre lo strappo neppure la proposta di una riunione pomeridiana, lanciata da Provincia e azienda. I sindacati hanno detto no: «Si è persa un’occasione utile per discutere delle preoccupazioni dei lavoratori legate alla diffusione del virus e di confrontarsi su misure e strategie per tutelarli e rassicurarli. Inoltre l’incontro sarebbe stata l’occasione per affrontare la questione delle ferie».
E per un incontro saltato, c’è un incontro richiesto. Ieri la Filt ha sollecitato un confronto urgente con l’assessore al turismo Roberto Failoni per affrontare il problema delle conseguenze del Coronavirus sul comparto dei funiviari. Con impatti importanti soprattutto per coloro che hanno contratti stagionali, vale a dire i due terzi dei 1.300 occupati del settore. «Il rischio è di un recesso anticipato dei contratti» è stato l’allarme lanciato ieri dal segretario della Filt Stefano Montani, preoccupato dalle disdette che stanno interessando il mondo del turismo trentino. «Per tutelare il reddito dei lavoratori — è stata la proposta di Montani — è indispensabile attivare tutte le misure previste dal Fondo di solidarietà trentino che copre anche i lavoratori stagionali».
E sempre ieri Cgil, Cisl e Uil hanno inviato due lettere precise. La prima — inviata a Provincia, Coordinamento imprenditori, Consiglio delle Autonomie e Confprofessioni — per chiedere il rispetto delle ordinanze del 22 e del 24 febbraio, in particolare per quanto riguarda il contingentamento delle persone (rispettando il limite di una persona ogni due metri quadrati). La seconda — spedita a Provincia e Coordinamento imprenditori — per sollecitare la creazione di un comitato tecnico ristretto «per scambiarsi informazioni e monitorare la situazione nei luoghi di lavoro». «La situazione che stiamo affrontando e soprattutto la sua velocissima evoluzione — scrivono i tre segretari Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti — impone un lavoro di coordinamento sulla diffusione delle misure da adottare e sulla loro comunicazione.
Anche a noi come a tutti sta a cuore la tutela della salute e della sicurezza di tutti, anche in tutti i luoghi di lavoro. Per questa ragione crediamo sia indispensabile creare un comitato tecnico snello, utile a monitorare la situazione, scambiandosi informazioni in modo rapido e adottando misure che realmente garantiscano sicurezza e riducano l’allarme sociale».
A muoversi è stata anche la Fenalt, che in una lettera inviata a Provincia, Comuni, Upipa e Azienda sanitaria ha invitato ad agevolare i genitori di figli piccoli promuovendo il telelavoro, anche in vista di eventuali quarantene.
E il Coronavirus approderà anche in consiglio provinciale: martedì prossimo infatti, il governatore aggiornerà l’Aula sull’evoluzione della situazione in Trentino.

Scarica il pdf: Coronavirus ART 270220 3