Il T – 24 aprile 2024

Cup: Uiltucs porta in tribunale l’Apss

Cambio di appalto per il servizio Cup, centro unico prenotazione: il sindacato Uiltucs Trentino Alto Adige porta in tribunale l’Azienda provinciale per i servizi sanitari «per condotta antisindacale». A farlo sapere il segretario Stefano Picchetti.
La vicenda è iniziata nel 2022 con l’attivazione della messa a gara del servizio del Cup, attualmente gestito da GPI spa e Ascoop sc, nel quale sono impiegati circa trecento lavoratrici e lavoratori.
«Fin dall’apertura del cambio di appalto — fa sapere Picchetti — la Uiltucs ha seguito la procedura di confronto sindacale, con la consapevolezza che il “sistema appalti” purtroppo ha bisogno di particolare vigilanza durante tutto il suo percorso. Il nostro unico obiettivo è sempre stato quello di tutelare al meglio le lavoratrici e i lavoratori impegnati nel servizio e di garantire la loro integrale riassunzione». A gennaio, ricorda lo stesso segretario del sindacato, «anche a seguito dell’interesse della stampa locale, il Consiglio provinciale aveva dato mandato all’assessore alla sanità di rivedere il bando perché vi erano diverse perplessità su alcuni punti».
In particolar modo «sul tema della sede di lavoro delle lavoratrici addette al Cup, poiché da un lato si prevede la riassunzione integrale del personale, ma dall’altro non si specifica che la sede di lavoro sia all’interno del territorio della provincia» ancora le parole del referente Uiltucs Picchetti. «Come sindacato avevamo da tempo segnalato il problema, sottolineando il rischio che il personale fosse spinto a dimettersi perché riassunto in strutture fuori dal Trentino, sollevando inoltre ulteriori questioni riguardanti le lavoratrici e i lavoratori degli sportelli Apss — fa sapere il segretario — A seguito della mozione unitarie del Consiglio provinciale abbiamo chiesto un incontro urgente per sincerarci che la stabilità e l’assunzione effettiva del personale fosse al centro della discussione. Siamo stati informati con rammarico che l’assessore alla sanità Tonina aveva avuto un incontro solo con una sigla sindacale e che le modifiche uscite da tale incontro non erano soddisfacenti per rispondere alle esigenze che volevamo discutere». Ed ecco quindi la decisione di portare in tribunale l’Azienda provinciale per i servizi sanitari: «Di conseguenza non abbiamo avuto altra scelta se non quella di agire per vie legali per condotta antisindacale nei confronti della Apss» conclude Picchetti. Che commenta: «C’è sicuramente molta amarezza perché le regole non mancano, manca evidentemente la volontà di rispettarle. La riapertura del confronto per la riscrittura del bando poteva e può essere uno strumento per tutelare al meglio i lavoratori e le lavoratrici».

 

 

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