09 marzo 2021 – Corriere del  Trentino

Dalle scuole alle strade,quasi 5 milioni per i Comuni. Alotti: ma serve trasparenza

Trento. Sono 58 i Comuni trentini che si potranno dividere i quasi 5 milioni di euro stanziati dalla Stato per interventi di pubblica utilità, in particolare per la realizzazione e messa in sicurezza di scuole, edifici pubblici, strade e patrimonio comunale. «Soldi però che le amministrazioni rischiano di perdere se non avviano i lavori entro la metà del mese di maggio», afferma preoccupato il segretario generale della Uil del Trentino Walter Alotti.

«Da Amblar-Don a Vignola-Falesina passando da Bresimo, Carisolo, Cinte Tesino, Palu` del Fersina, Telve, tutti quelli con popolazione inferiore a 1.000 abitanti, queste amministrazioni percepiranno ciascuna più di 81 mila euro, ma c’è l’obbligo ad avviare i lavori entro il 15 maggio 2021, a pena di decadenza del contributo stesso. Un contributo statale, pur di non rilevante entità — ammette il sindacalista — che però anticipa ancora una volta gli interventi provinciali per il rilancio dell’attività economica dei piccoli centri». Oltre alla frecciatina alla Provincia «superata» dallo Stato nell’aiuto agli enti locali, Alotti osserva preoccupato che l’iter per ottenere i finanziamenti sembra fermo: «Il decreto prevede che i Comuni assegnatari rendano nota la fonte del finanziamento e la sua utilizzazione nel proprio sito internet, e che i sindaci forniscano tali informazioni al Consiglio comunale nella prima seduta utile. Da una prima verifica, superficiale, a campione — precisa Alotti — questo obbligo di pubblicità non ci pare ottemperato. Forse perché il 50% di anticipo delle risorse in distribuzione è ancora trattenuto dal collettore Provincia, che a differenza del resto di Italia, per la nostra autonomia istituzionale, media fra lo Stato ed i Comuni». Il decreto firmato dalla ministra dell’Interno Luciana Lamorgese, recita infatti così: «Per i Comuni delle regioni a statuto speciale Friuli-Venezia Giulia e Valle d’Aosta e delle Province autonome di Trento e di Bolzano i contributi sono erogati per il tramite delle Autonomie speciali», ed è quindi dagli uffici della giunta provinciale che dovranno partire i finanziamenti trasferiti a Trento da Roma.

«Ci auguriamo comunque che il Consorzio della Autonomie locali ma anche l’assessore agli Enti locali Mattia Gottardi, che ci sembra sempre piuttosto disimpegnato — punzecchia il segretario della Uil — vigilino ed evitino che, magari per banali ritardi od omissioni formali dei sindaci o delle amministrazioni comunali, le assegnazioni siano revocate. In questo momento anche le minime risorse, investite capillarmente nei lavori pubblici, possono in realtà funzionare da volano alle economie delle nostre più piccole comunità ed aiutare la ripresa produttiva e la tenuta occupazionale. Perlomeno — conclude — in attesa dell’avvio del Recovery Plan».

 

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