Ddl rappresentanza. Cgil Cisl Uil: “Chiediamo alla Giunta di non affossare il testo”
Ddl rappresentanza. Cgil Cisl Uil: “Chiediamo alla Giunta di non affossare il testo”
Domani in commissione il disegno di legge su rappresentanza e difesa dei contratti. I sindacati sono disponibili a confrontarsi con le imprese per condividere miglioramenti. “Era compito dell’assessore Spinelli farlo ma in otto mesi non ha mai convocato le parti”.
Dichiarazioni dei segretari generali di CGIL CISL UIL del Trentino, Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti
“Chiediamo alla Giunta provinciale di non affossare, domani in seconda commissione del consiglio provinciale, il disegno di legge proposto dalle minoranze che intende tutelare i lavoratori dal rischio di vedersi imposto un contratto peggiorativo perché firmato da organizzazioni non rappresentative. C’è la volontà, già espressa mesi fa, di migliorare il testo grazie alla condivisione tra sindacati ed associazioni imprenditoriali che hanno tutto l’interesse ad una leale concorrenza tra le aziende e ad evitare il dumping contrattuale di chi applica retribuzioni e condizioni peggiorative rispetto ai contratti nazionali.
Purtroppo sono passati otto mesi dal deposito del disegno di legge. In questo periodo abbiamo avanzato ipotesi di modifica, di semplificazione, di integrazione provando a spingere, per esempio, sull’incentivazione della partecipazione dei lavoratori alle imprese. Nel frattempo l’assessore Spinelli prometteva tavoli di confronto che non ha mai convocato. C’è ancora tempo per farlo mettendo in campo soluzioni alternative, ma l’assessore deve dimostrare la volontà di ascoltare le parti sociali.
A noi interessa una sola cosa: che la Provincia, come fanno tutti gli enti territoriali preposti in tutta Italia, coadiuvi il processo di certificazione dei livelli di rappresentanza delle organizzazioni sindacali nei modi fissati dagli accordi nazionali tra datori di lavoro e sindacati ed impedisca ad aziende che chiedono contributi pubblici di fare dumping e concorrenza sleale abbassando le retribuzioni e peggiorando le condizioni dei lavoratori, di poter accedere ai contributi provinciali.
L’auspicio è che, dopo questi mesi di inerzia, l’assessorato dimostri la volontà di passare dalle parole ai fatti senza affossare il lavoro fatto fino a qui. C’è la possibilità di arrivare alla condivisione di un testo che garantisca reali tutele a lavoratrici ed lavoratori che sostengono in larga parte con le proprie tasse il bilancio della Provincia e i suoi servizi”.
11 gennaio 2022
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