DDL ZAN. UN PASSO INDIETRO NEL CAMMINO VERSO UN PAESE COMPIUTAMENTE LAICO
Alla fine quello che non doveva accadere è successo. Attraverso lo strumento poco trasparente del voto segreto, il disegno di legge Zan è stato affossato. Dopo un’approvazione alla Camera e dopo mesi di discussioni, la maggioranza che sosteneva l’iniziativa legislativa è andata in frantumi. Sotto la pressione di un potere trasversale che, agendo sulle sensibilità personali di senatrici e senatori di quasi tutte le forze politiche (di destra e di sinistra), è riuscito a fare affossare una legge degna di un Paese civile.
E poco importa dei diritti civili, poco importa se quella sana divisione tra Stato e Chiesa che la nostra stessa Costituzione fissa tra i suoi principi generali.
La UIL del Trentino aderisce convintamente alla mobilitazione del 2 di novembre, assieme a tutte le persone che oggi hanno il coraggio di gridare la propria rabbia nel vedere l’ennesima invasione di campo della potenza di OltreTevere.
Certo è che l’affossamento da parte di onorevoli che hanno abdicato al loro ruolo, alla loro funzione di rappresentanza è la riprova di come a più di 150 anni dalla breccia di Porta Pia, Chiesa e Stato continuano a scambiarsi la veste.
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