9 febbraio 2017 – Trentino
Domo, investimento di 2,7 milioni
Nuova linea produttiva ad Arco. Da lunedì se il avoratori in cassa integrazione per completare i lavori
A partire da lunedì sei lavoratori della Domo di Arco, azienda specializzata nella produzione di polimeri semilavorati, andranno per sei mesi in cassa integrazione. Una notizia che, almeno per una volta, non prefigura un futuro fosco, ma un rafforzamento dell’azienda.
La cassa integrazione straordinaria, infatti, è stata chiesta per permettere di portare a termine il programma di investimenti da 2,7 milioni di euro che prevede la realizzazione di una nuova linea che garantirà una maggiore produttività e una nuova gamma. L’azienda ha quindi chiesto la cassa straordinaria per sei lavoratori che non possono essere ricollocati altrove nel periodo interessato ai lavori (i lavori per il posizionamento della nuova linea inizieranno già lunedì): si tratta, in particolare, degli operai che operano all’inizio ed alla fine della linea produttiva.
Ieri si è svolto al Servizio lavoro della Provincia (è l’ente pubblico che avvia l’iter per la Cassa integrazione) l’incontro tra il rappresentante della Domo, Riccardo Rebolini, e le organizzazioni sindacali, presenti Alan Tancredi per la Uil, Mario Cerutti per la Cgil e Ivana Dal Forno per la Cisl. Alla fine tra azienda e sindacati è stata trovata una mediazione per limitare il danno economico che andrà a toccare i sei lavoratori costretti a rimanere a casa per sei mesi. In particolare, i sindacati hanno ottenuto che venga interamente corrisposta la tredicesima e la quattordicesima mensilità, spalmata sui sei mesi di cassa. «A fronte di un investimento ci saremmo aspettati anche un allargamento dell’organico – ha detto Maio Cerutti – ma in ogni caso non possiamo non leggere positivamente un’operazione che va a rafforzare la presenza sul territorio della Domo». In realtà – ha aggiunto Cerutti – la Domo potrebbe assumere in futuro qualche unità, personale specializzato nella lavorazione dei polimeri.
Un po’ più critico Alan Tancredi, posizione condivisa dalla Cisl: «Sul piano industriale, non possiamo che essere contenti – ha detto il sindacalista della Uil – perché questo investimento dà prospettive all’ azienda e chi ci lavora, ma visto che ci troviamo di fronte ad un’azienda sana ed in crescita (e che ha chiesto anche aiuti alla Provincia), ci saremmo aspettati qualcosa in più a tutela di chi va in cassa integrazione. Un ragionamento sulla rotazione poteva essere fatto per “spalmare” il danno».
Domani è in programma l’assemblea con i lavoratori.
La Domo conta oggi circa 120 dipendenti. Ha acquisito lo stabilimento di Arco nel 2013 dalla Aquafil e dopo due anni in affitto, nel 2015 ha deciso di acquisire, tramite un leasing, anche l’immobile.
Scarica il pdf: Domo ART 090217
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