Il T – 19 novembre 2023
Edilizia boom: addetti +16%, ore +5%. Ma ora arriva la grande frenata su appalti e superbonus, che ha creato 2.800 posti
Nell’anno edile concluso lo scorso 30 settembre le ore lavorate sono aumentate del 5% e gli operai di qualcosa come il 16%. È il boom del settore delle costruzioni in Trentino, trainato dai bonus edilizi – 1 miliardo e mezzo di euro di lavori dal 2021 ad oggi – e dalla ripresa degli appalti pubblici dopo la gelata degli anni del Covid. La Cassa edile, che ieri al Palarotari di Mezzocorona ha festeggiato i 60 anni dalla nascita insieme ai 35 anni di Centrofor, l’ente bilaterale per la formazione, conta 12.853 lavoratori iscritti, di cui 5.463 stranieri con Albania e Romania tra i Paesi più rappresentati, e 2.099 imprese, di cui 732 industriali e 1.337 artigiane. Centrofor nel 2022 ha organizzato 177 corsi per 1.839 partecipanti e ha svolto 1.348 visite nei cantieri per la sicurezza. Ora però cominciano i problemi. «L’inflazione e la forte domanda di ponteggi, gru, materiali, messa in moto dal superbonus, hanno fatto lievitare i prezzi – dice il presidente di Cassa edile Mirto Benoni – E ci sono cantieri del superbonus che non termineranno entro fine anno, serve un paracadute. Sul versante dei lavori pubblici, c’è la frenata dovuta all’applicazione del nuovo codice degli appalti. Associazioni e Provincia ci stanno lavorando». I sindacati, dal canto loro, non temono tanto una crisi occupazionale, quanto problemi salariali: «Molti lavoratori troveranno una ricollocazione perché c’è richiesta – afferma Giampaolo Mastrogiuseppe della Fillea Cgil, nonché vicepresidente di Centrofor – Ci sarà invece un problema di retribuzione: spesso, nel momento favorevole, l’hanno contrattata individualmente, ma ora non è più così». Aggiunge Matteo Salvetti della Feneal Uil: «Il superbonus ha creato 2.800 nuovi posti di lavoro. Ora dovrebbero essere assorbiti nei grandi cantieri, come quello del bypass che prevede 1.000 addetti. Ma tanti devono riqualificarsi perché facevano un lavoro diverso». Qui entrano in gioco i due enti festeggiati ieri.
La Cassa edile, ha detto davanti ad un Palarotari affollato, il presidente Benoni, «rappresenta l’impulso, la volontà di trovare accordi per tutelare tutte le persone coinvolte e questo in un Paese dove, al contrario, le divisioni sono la norma. L’edilizia è anche ciò che di una città resta al passare delle generazioni e dei secoli. L’edilizia è il settore di chi costruisce e anche di chi ri-costruisce. Cassa edile tutela i lavoratori che ricevono tutto quanto spetta loro, ma tutela anche le ditte corrette che possono così difendersi dai casi di concorrenza sleale». Il vicepresidente di Centrofor Mastrogiuseppe, dopo aver salutato la presidente Morena Vanzo e il presidente uscente Stefano Tomasini, ha sottolineato: «Centrofor compie 35 anni dedicati alla formazione, alla creazione e alla diffusione della cultura della sicurezza. Crediamo fortemente nella crescita professionale delle persone che, in tal modo, diventano un ulteriore valore aggiunto anche per le imprese in cui lavorano». Tra gli interventi, il presidente degli edili di Associazione Artigiani Aldo Montibeller. Presenti anche il direttore di Cassa edile e Centrofor Stefano Fontana, il vicepresidente di Cassa edile Fabrizio Bignotti, il presidente di Ance Trento Andrea Basso. E poi il comico di Zelig Giancarlo Kalbrugovic e le premiazioni di lavoratori, lavoratrici e imprese.
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