30 novembre 2017 – Trentino, Corriere del Trentino

Edilizia, stop ai licenziamenti «facili»

Cassa ordinaria nei mesi invernali bloccata a causa di interpretazioni rigide
La svolta in un incontro in Provincia. «I datori di lavoro non avranno più alibi»

Un confronto strutturale tra Inps, Provincia e parti sociali sulla cassa integrazione ordinaria, per garantire ai lavoratori la copertura salariale in costanza di rapporto, evitando alle imprese di licenziare e nello stesso tempo di far lavorare i propri addetti in condizioni rischiose per la salute e la sicurezza, soprattutto nei mesi invernali.

È questo il significativo passo avanti raggiunto durante un incontro tra Cgil, Cisl e Uil del Trentino, le associazioni datoriali, la direzione regionale dell’Inps e l’assessorato al Lavoro. Al centro le problematiche legate alla concessione della cassa ordinaria anche per i mesi invernali, per alcuni specifici settori, in particolare l’edilizia. Problematiche più volte denunciate dalle parti sociali.

«Grazie anche all’intervento dell’assessore Olivi abbiamo concordato la creazione di questo luogo di confronto trilaterale, per affrontare i nodi legati alla concessione di questo ammortizzatore sociale a normativa vigente — spiegano Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Gianni Tomasi per Cgil, Cisl e Uil del Trentino —. Questa sorta di commissione si riunirà almeno quattro volte l’anno per analizzare le situazioni più difficili e garantire la tutela e la copertura a tutti gli addetti».

Questo in attesa che trovi piena attuazione la delega sugli ammortizzatori sociali anche su questo punto. «Abbiamo chiesto che, come previsto dalla delega e dalla legge provinciale sul lavoro, si proceda alla costituzione di commissioni provinciali trilaterali Inps, Pat e parti sociali — proseguono i sindacati —. È chiaro però che questo passaggio richiede più tempo, mentre lavoratori e imprese hanno bisogno di risposte immediate».

L’incontro è stato utile a chiarire anche che ormai esistono le condizioni per chiedere la cassa integrazione ordinaria, grazie ad un’interpretazione meno rigida della norma fornita dalle recenti circolari Inps, come ha spiegato la stessa direzione regionale. «A questo punto riteniamo che gli imprenditori non abbiamo più alibi per non chiedere la cassa — insistono i sindacati —. Lo strumento c’è ed è accessibile a precise condizioni, come le avverse situazioni meteorologiche in inverno. Nessuno potrà più dire che ricorre al licenziamento perché non viene concessa la cassa integrazione ordinaria».

Ieri intanto la Uil ha diffuso i dati della cassa integrazione in Trentino. Nel periodo fra gennaio e ottobre 2017 le ore autorizzate di cassa integrazione ordinaria sono in effetti diminuite del 20% rispetto allo stesso periodo del 2016. La straordinaria invece è cresciuta del 23%, per una variazione totale irrisoria (-0,8%) 2017 su 2016. Significa che proprio la «cigo», solitamente impiegata nelle sospensioni stagionali, è mancata, mentre la «cigs», in caso di ristrutturazioni aziendali, è cresciuta.

Distinguendo per settore, la cassa integrazione nel suo complesso cala del 14% nell’industria, del 20% nell’edilizia, del 97% nell’artigianato, mentre cresce molto nel commercio (ma i valori assoluti sono bassi).

Scarica il pdf: edilizia ART 301117