L’Adige – Mercoledì 9 Ottobre 2024

Emergenza casa, ora servono i fatti

I sindacati accusano la giunta di «grave ritardo»

Fabio Peterlongo

Parole tante, fatti pochi. I sindacati chiedono concretezza alla giunta sull’emergenza casa, in quanto, sostengono, di tempo se ne è perso abbastanza.

«Sull’emergenza abitativa e soprattutto per il ceto medio la Giunta provinciale arriva con grave ritardo. Al momento la riattivazione del fondo di housing sociale è solo sulla carta, ci auguriamo dunque che alle parole seguano fatti concreti perché fino ad oggi sulla casa abbiamo solo assistito ad una politica di annunci». A dirlo Cgil Cisl Uil con Manuela Faggioni, Michele Bezzi e Walter Alotti. I sindacalisti rivendicano che è da anni che il sindacato confederale chiede insistentemente il finanziamento del fondo.

«Oggi, con cinque lunghissimi anni di ritardo che hanno contribuito a far esplodere il problema abitativo nella nostra provincia, finalmente ci si attiva almeno sul piano formale», aggiungono, specificando che il fondo Ri-Urb Trentino non può che essere un primo tassello di una strategia che deve essere più ampia e articolata sia nella proposta sia nelle risorse messe a disposizione.

«Il primo punto critico sono le risorse. In passato vennero finanziati con 100 milioni di euro 500 alloggi residenziali. Lo stanziamento pubblico fu di 20 milioni di euro. È chiaro, allora, che servono maggiori risorse per un piano che deve essere più ampio. In questo senso siamo concordi sul fatto che sia opportuno limitare al massimo il consumo di suolo. Crediamo, però, che lo strumento urbanistico vada usato con intelligenza e lungimiranza. Dunque bene salvaguardare l’ambiente, crediamo al contempo che se varianti urbanistiche devono esser fatte, allora che abbiano come scopo la realizzazione di alloggi piuttosto che strade o alberghi extralusso».

Quindi al presidente Fugatti e alla sua giunta chiediamo coerenza, dalla Valdastico in avanti.

Scarica il pdf: ADIGE ART casa 091024