Emergenza coronavirus, ci si prepari a riaprire in sicurezza e con gradualità
Cgil Cisl Uil: servono linee specifiche per i diversi settori. Si creino gruppi di comparto all’interno del comitato provinciale per la sicurezza Codiv19
“Se il miglioramento dei dati sui contagi nelle prossime settimane si consoliderà, come è auspicabile, è opportuno cominciare a ragione su una progressiva riapertura delle attività economiche. Molto dipende da quello che deciderà il Governo a livello nazionale leggendo i dati epidemiologici. C’è da guardare alla Cina che sta riaprendo le fabbriche ma che vede in alcune zone del paese il riacutizzarsi dell’emergenza. Insomma non sarà facile trovare il giusto equilibrio, a meno che le condizioni climatiche o la ricerca scientifica non producano effetti tangibili sul grado di diffusione del virus. Noi però dobbiamo prepararci comunque per tempo alla riapertura”. Per Cgil Cisl Uil del Trentino riaprire è l’opzione da perseguire per ricostruire la nostra economia, messa a dura prova dall’emergenza, ma si dovrà fare con gradualità e garantendo la massima sicurezza sui luoghi di lavoro. E’ forti di questa consapevolezza che i segretari generali di Cgil Cisl Uil hanno scritto agli assessori Segnana e Spinelli e al presidente del Coordinamento imprenditori, Segatta, proponendo di attivare, all’interno del gruppo di lavoro specifico su Codiv 19 del Comitato provinciale per la salute e la sicurezza, dei sottogruppi per elaborare indirizzi specifici per i diversi settori non sanitari. “E’ chiaro che la massima priorità resta il contenimento e il superamento dell’emergenza sanitaria – dicono i tre segretari generali Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti -, ma è anche necessario cominciare a ragionare sul dopo. La ripartenza dovrà avvenire assicurando in tutti i posti di lavoro massime misure di sicurezza”.
I settori individuati dai sindacati sono il manifatturiero industria e artigianato, l’agricoltura, il commercio, trasporto-logistica e consegne a domicilio, le costruzioni e il porfido, il turismo e il terzo settore. “Per ognuno di questi comparti pensiamo a gruppi di lavoro misti, con i rappresentanti di parti sindacali e datoriali, per definire interventi mirati.
La sicurezza dovrà essere assicurata attraverso la distribuzione di tutti i dispositivi di protezione individuale, che cambiano da settore a settore, dai guanti alle mascherine, dagli occhiali fino alle tute. Sulla questione Cgil Cisl Uil chiedono alla Provincia di coordinare a livello centrale l’approvvigionamento di Dpi per una diffusione capillare e razionale.
Dovranno anche essere definiti nuovi modelli organizzativi all’interno dei posti di lavoro. Per ogni realtà si dovranno condividere sistemi organizzativi diversi, basati anche sul graduale rientro degli addetti, favorendo prima i soggetti meno a rischio come i giovani e continuando a tutelare i lavoratori più fragili ed esposti al contagio. “Gli ambiti su cui ragionare insieme sono moltissimi e dobbiamo sfruttare al meglio questo tempo per farci trovare pronti – insistono i sindacati -. Ripartire e farlo in tempi ragionevolmente rapidi è una necessità, ma nessuno dovrà fare passi indietro sulla sicurezza e la salute. Non possiamo sbagliare e azzerare i risultati dei sacrifici fatti fino ad oggi”.
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