Emergenza Covid. L’assessore Spinelli conferma che al lavoro sono andate solo briciole. Tra 2020 e 2021 la Giunta ha stanziato 45 milioni di euro per i lavoratori colpiti dalla crisi. Spesa effettiva per 19,5 milioni, pari allo 0,2% del bilancio. “Grazie alla Giunta Fugatti in due anni il lavoro dipendente pubblico e privato si è solo impoverito mentre Piazza Dante ha fatto cassa”.
Dichiarazioni dei segretari generali di Cgil Cisl Uil del Trentino, Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti
“Ormai lo ammette candidamente anche la Giunta provinciale. Tra marzo 2020 e settembre 2021 ai lavoratori colpiti dalla crisi economica provocata dal Covid sono arrivati in tasca solo 19,5 milioni di euro, attraverso i sostegni ai cassintegrati, agli stagionali del turismo e al potenziamento dell’assegno unico. Si tratta dello 0,2% dei bilanci provinciali di due anni.
Anzi, la cosa grave, in una fase così drammatica per migliaia di famiglie trentine, è che la Provincia non sia riuscita a spendere nemmeno quanto aveva stanziato. Erano 18 i milioni previsti per gli stagionali, 13 per l’assegno unico e 10 per i cassintegrati (ai quali dovrebbero andare altri 6 milioni di euro che dovranno essere impegnati da qui a fine anno). Bene, di questi 45 milioni di euro messi a disposizione a partire dalla legge 3/2020 fino alla legge 7/2021 passando per la legge di stabilità 2021, fino ad oggi la Giunta è riuscita a metterne concretamente nelle tasche dei lavoratori meno della metà. In questo senso i numeri presentati dall’assessore Spinelli sono eloquenti.
Con le risorse rimaste era possibile incentivare l’occupazione delle donne grazie ad una maxi deduzione del reddito da lavoro femminile nell’Icef, oppure ampliare i servizi di conciliazione per le famiglie o ancora aiutare gli inquilini in difficoltà nel pagamento dei canoni d’affitto. Nulla di tutto ciò è stato fatto, nonostante le nostre proposte. La Giunta Fugatti ha preferito fare cassa piuttosto che aiutare lavoratrici e lavoratori e le loro famiglie.
In pratica briciole ai lavoratori dipendenti colpiti dalla crisi economica e nulla ad infermieri, bidelli, vigili del fuoco, insegnanti della scuola dell’infanzia che, senza rinnovo del contratto, perderanno potere d’acquisto: questo ha saputo garantire a chi lavora la Giunta Fugatti durante la pandemia, mentre spendeva centinaia di milioni di euro per le imprese. Così in un anno e mezzo, i lavoratori dipendenti trentini si sono solo impoveriti mentre la Provincia ha pure risparmiato decine di milioni di euro a loro destinati”.
20 novembre 2021
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