Emergenza maltempo, fondamentale tutelare la sicurezza degli addetti.
Cgil Cisl Uil chiedono riparta subito il progetto informativo dell’azienda sanitaria. “Quello forestale è un settore già a rischio. Necessario sensibilizzare e formare”
Investire sulla sicurezza dei lavoratori impegnati nei boschi trentini per la gestione dell’emergenza maltempo è una priorità che non può essere posticipata. Lo sostengono Cgil Cisl Uil del Trentino chiedendo che riparta subito il progetto informativo dell’Azienda sanitaria rivolto ai datori di lavoro e agli addetti del settore forestale per sensibilizzarli sul tema della sicurezza e sull’importanza della formazione per ridurre il rischio di infortuni.
Il progetto che coinvolge oltre all’Azienda sanitaria anche Uopsal, associazioni datoriali, Ebat e sindacati sarebbe dovuto partire a fine ottobre con una serie di incontri su tutto il territorio provinciale. L’emergenza maltempo, però, ha imposto uno stop. “Comprendiamo che in questa fase difficile le imprese siano molto impegnate nel ripristino del territorio – ammettono Cgil Cisl Uil -. Siamo però tutti consapevoli di quanto delicato sia anche sul fronte della sicurezza dei lavoratori questo momento. Quanto sta accadendo nei nostri boschi né è la prova”.
Non è un caso se all’incontro con il presidente Fugatti di qualche settimana fa sulla gestione delle conseguenze dell’eccezionale maltempo, i sindacati hanno chiesto di essere coinvolti attivamente nel Tavolo provinciale per l’emergenza proprio sugli aspetti connessi alla sicurezza.
Senza dimenticare che il settore forestale è tra quelli più ad alto rischio e dove maggiore è l’incidenza di infortuni anche molto gravi. Una situazione che rischia di acuirsi adesso, visto che le aziende avranno bisogno di maggiore personale e ricorreranno ad assunzioni a tempo determinato. “Per ripristinare il prima possibile la normalità saranno necessarie assunzioni straordinarie e questo personale, che con molta probabilità non avrà un’esperienza pregressa nel settore, va formato assolutamente”.
Da qui l’urgenza di far ripartire il progetto, primo passo per dar poi corso alle attività formative vere e proprie. “Anche su questo abbiamo ribadito e lo sottolineiamo ancora che, per l’eccezionalità del momento, i corsi sulla sicurezza potranno essere organizzati con modalità innovative che vadano incontro il più possibile alle esigenze anche delle imprese, senza però rinunciare alla tutela degli addetti”.
Trento, 20 novembre 2018
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