17 dicembre 2017 – Corriere del Trentino
Esuberi Sait: inizia la settimana cruciale
La prossima sarà una settimana cruciale per il Sait e la cooperazione di consumo trentina. Martedì mattina è in agenda l’incontro al Servizio lavoro per tentare di trovare un accordo sugli esuberi. La data ultima è mercoledì 20, il giorno successivo. Uiltucs e Fisascat Cisl hanno già fissato un’assemblea per la mattina del 20, per discutere con i lavoratori gli eventuali elementi di un accordo da discutere in extremis nel pomeriggio, oppure le misure di protesta da mettere in atto, nel caso non arrivasse alcuna intesa. Sul tavolo c’è una scala di possibilità: 116 esuberi su 572 addetti, se verranno mantenuti i parametri di legge nella scelta di chi perde il posto, vale a dire anzianità e carichi familiari; un numero a scendere fino a un abbassamento del 25% (89-85 licenziamenti) se verranno introdotti i parametri di produttività. Nel capitolo incentivi, la quota massima di 900.000 euro +40%, quindi 1,26 milioni, verrà raggiunta se si metterà mano subito al contratto integrativo in essere, introducendo elementi di «produttività » anche per chi rimane al lavoro. In questo contesto si introduce anche lo sciopero nazionale del 22 (venerdì) contro Federdistribuzione e Cooperazione di consumo. Domani i sindacati del commercio presenteranno l’iniziativa, unitariamente, anche se sono gli stessi che hanno opinioni molto divergenti (Filcams Cgil da una parte, Fisascat Cisl e Uiltucs dall’altra) sulla vicenda Sait. Attenzione: il consorzio non applica il contratto della Distribuzione cooperativa, ma quello di Confcommercio, contro cui non si protesta. Ma resta il fatto che, se non si arriverà a un accordo al Servizio lavoro, lo sciopero del 22 potrebbe essere allargato anche ai lavoratori del Sait, anche se le proteste potrebbero scattare già mercoledì. Intanto serpeggia un certo stupore rispetto alle voci sull’aumento dei ristorni per le Famiglie cooperative, per motivi collegati al piano di riorganizzazione e quindi alla riduzione dei costi sul personale. Che i tagli si traducano direttamente in migliori condizioni per le Fc potrebbe risultare una semplificazione. Per il direttore Luca Picciarelli l’anno si avvia ad essere «discreto» rispetto al trattamento delle Fc, ma è ancora presto per parlare di risultati. Intanto il fatturato dei punti vendita in gestione diretta, una trentina circa, «cresce del 3%». Un investimento, quello del Sait, che punta soprattutto alle piazze diverse da Trento e Rovereto, in cui la concorrenza è altissima, spesso «rilanciando negozi per affidarli alle Fc».
Scarica il pdf: Sait-ART171217
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