18 novembre 2017 – Trentino, Corriere del Trentino
Esuberi Sait, è rottura nella trattativa
Sindacati divisi sui criteri di licenziamento. L’azienda: «Impossibile proseguire». La palla passa ora alla Provincia
Vertenza Sait: per la Filcams Cgil la trattativa si è chiusa con un mancato accordo e si va al Servizio lavoro. Fisascat Cisl e Uiltucs invece chiedono un incontro, da sole, lunedì 20, ultimo giorno utile.
Ieri i delegati aziendali (Rsa) della Filcams Cgil si sono smarcati dal proprio sindacato, fa sapere Lamberto Avanzo (Cisl). Con le Rsa di Uiltucs e Fisacat Cisl hanno chiesto ai segretari di categoria di uscire dalla stanza. Poi hanno chiesto unitariamente al Sait di approfondire la richiesta degli ultimi giorni: disponibilità del consorzio di abbassare gli esuberi da quota 116 (mai sotto però quota 80-90) solo se l’azienda potrà avere mani libere nella decisione su chi licenziare: non in base ai criteri di legge (carichi familiari e anzianità di servizio), ma in base alla produttività. Ripresa però la discussione, il segretario Filcams Cgil Roland Caramelle ha chiamato fuori le sue Rsa, per poi rientrare e bloccare la loro iniziativa.
Il Sait, vedendo che il tavolo non era unitario, ha comunicato l’impossibilità di proseguire la trattativa. Fisascat Cisl e Uiltucs chiedono di proseguire la discussione presso il Servizio lavoro e «si ritengono libere di agire a tutti i livelli, convocando anche Federcoop, per recuperare la frattura sindacale che rischia di dare esiti drammatici». La Filcams Cgil punta il dito sul Sait «che tradisce i valori fondanti della cooperazione. La giunta provinciale non può più latitare».
Scarica il pdf: Sait ART 181117
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