26 maggio 2022 – Corriere del Trentino

Euregio, stress e lavoro sotto la lente

Nell’Euregio lo stress mentale è più marcato di quello fisico. E quest’ultimo è più forte in Tirolo rispetto la Trentino. È quanto emerge dall’indagine rappresentativa sulle condizioni di lavoro in Tirolo, Alto Adige e Trentino, i cui risultati sono stati presentati ieri a Innsbruck. Sulla base di 4.500 interviste — 1.500 per territorio — è stato tracciato il quadro lavorativo dell’Euregio. Mostrando un aspetto su tutti: sanità, assistenza sociale, settore alberghiero e della ristorazione risultano in testa alla graduatoria dei carichi di lavoro psichici e fisici.
Nel dettaglio, l’inchiesta fa emergere un chiaro divario tra nord e sud in molti parametri di stress fisico. Il Tirolo è più colpito dai carichi di lavoro fisici rispetto all’Alto Adige. Con il Trentino in posizione ancora più positiva per quanto riguarda l’esposizione al rumore, il contatto con sostanze chimiche o infettive e il trasporto di carichi pesanti. Sul fronte dello stress psicologico, il problema risulta trasversale e forte in tutti e tre i territori, con l’Alto Adige che si distingue negativamente in quasi tutti i settori.
Ma spesso le condizioni di lavoro vengono percepite in modo diverso dai lavoratori stessi. «Saranno effettuati ulteriori approfondimenti — assicura Isabella Speziali, direttrice dell’Agenzia del lavoro di Trento — per cercare di dare risposta alle questioni rimaste aperte».
«Avere dati di confronto tra i tre territori nel campo del lavoro — commenta il governatore Maurizio Fugatti — ci permette di capire come agire a livello di Euregio per poter intervenire».
Ieri a Innsbruck era presente anche una delegazione di Cgil, Cisl e Uil. I segretari confederali Andrea Grosselli, Walter Alotti e Michele Bezzi chiedono di «rendere strutturale l’indagine sulle condizioni di lavoro nell’Euregio» per poter «gestire i cambiamenti che impatteranno sull’occupazione».

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