I sistemi di welfare occidentali si trovano oggi soggetti a due grandi pressioni che condizionano efficacia ed efficienza dei loro interventi. Da un lato si assiste al restringimento del perimetro della finanza pubblica, con l’effetto di maggiori vincoli all’espansione dei budget dedicati agli interventi sociali. Dall’altro si registra una rapida e complessa trasformazione della struttura dei bisogni sociali, in particolare per quel che riguarda i cosiddetti “nuovi rischi” (ad es. non autosufficienza, precarietà lavorativa, mancato sviluppo o obsolescenza del capitale umano, esclusione sociale, difficoltà di conciliazione fra responsabilità lavorative e familiari, etc.).
Per affrontare questa situazione negli ultimi anni si è assistito al progressivo sviluppo di esperienze, anche contrattuali, di secondo welfare, ovvero mix di protezioni e investimenti sociali a finanziamento anche non pubblico, fornite da una vasta gamma di attori economici e sociali che vanno progressivamente affiancandosi ed integrando il primo welfare di natura pubblica ed obbligatoria.
Tuttavia molte delle realtà impegnate nella costruzione di queste nuove forme di welfare, soprattutto se appartenenti al settore non-profit, hanno spesso risentito della mancanza di canali di finanziamento adeguati per consolidare, accrescere ed espandere le proprie attività.
In quest’ottica molte istituzioni finanziarie, sia italiane che estere, hanno provato a sviluppare strumenti d’investimento orientati ad avvicinare domanda e offerta di welfare, dando vita a sperimentazioni particolarmente significative in tal senso. In una situazione di crescente difficoltà per il sistema di welfare italiano appare pertanto interessante conoscere ed approfondire questi tentativi che, seppur con modalità diverse, mirano alla creazione di una finanza a carattere sociale, pensata per sostenere in maniera nuova quei settori che oggi appaiono più esposti ai nuovi rischi e bisogni sociali.
Destinatari
Il percorso è aperto a tutti quei soggetti interessati a diverso titolo allo sviluppo di nuovi strumenti
finanziari orientati al sostegno di esperienze di secondo welfare anche di natura contrattuale: operatori delle relazioni di lavoro, operatori del terzo settore, dirigenti di banca, amministratori pubblici.
Contenuti
Il welfare state e il ruolo del Terzo settore Lorenzo Bandera, Responsabile Comunicazione e ricercatore Percorsi di secondo welfare, Milano
Cosa intendiamo con “finanza sociale”? Alcuni esempi concreti Giulio Pasi, Ricercatore Percorsi di secondo welfare, Milano
La sfida dell’impresa sociale tra finanziamento pubblico e privato Carlo Borzaga, Università degli Studi di Trento
Esperienze internazionali di finanza sociale: i Social Impact Bond Federico Mento, Direttore Human Foundation, Roma
Le prospettive della finanza sociale nel sistema italiano Giulio Pasi, Ricercatore Percorsi di secondo welfare, Milano
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