30 novembre 2021 – Trentino
Famiglia, Manzana punge: «Conciliazione nelle imprese possiamo fare meglio»
Trento Decima edizione del Festival della famiglia al via ieri, in programma fino al 3 dicembre con incontri, workshop e seminari dedicata alle «misure» della sostenibilità sociale, economica e demografica nel post Covid per analizzare scenari attuali e interventi possibili. Tanti i temi sul tavolo delle politiche familiari, dove il «Trentino è da tempo un faro nel panorama nazionale», ha sottolineato il presidente della Provincia Maurizio Fugatti, che ha spronato a «non rinunciare al futuro, nonostante l’emergenza Covid» invitando alla vaccinazione. Serve quindi investire ancora di più nella famiglia: «Non possiamo altrimenti immaginare di avere gambe lunghe in termini di futuro», ha detto il presidente degli industriali Fausto Manzana, sottolineando come la certificazione Family Audit per 340 imprese trentine (180 due anni fa), siano poche: «In Trentino ci sono 42mila imprese, possiamo fare meglio», in termini di conciliazione lavoro-famiglia. Parlando quindi della necessità di «ridurre il gap-gender» e costruire un Trentino favorevole alla natalità, altro «nodo» affrontato da Fugatti ad una sala delle Marangonerie del Castello del Buonconsiglio gremita di rappresentanti delle istituzioni del territorio e fuori. In video collegamento la ministra Elena Bonetti che ha parlato della Riforma del Family Act approvata alla Camera.
La ministra
«Un appuntamento importante per la costruzione della consapevolezza e del dibattito pubblico in tema di famiglie, educazione, bambine e bambini, giovani e donne», ha detto ancora la ministra per le pari opportunità e famiglia Bonetti elogiando il festival trentino e ricordando l’assegno unico universale che prenderà il via nel 2022, «un investimento strutturale nell’ambito delle politiche familiari per sostenere il benessere delle nuove generazioni, dare impulso alle scelte educative familiari». Tra i presenti, oltre a governatore e al presidente di Confindustria, l’assessora Stefania Segnana, il sindaco Franco Ianeselli, l’arcivescovo di Trento Lauro Tisi, la prorettrice dell’Università Paola Iamiceli, l’assessore del Friuli Venezia Giulia Alessia Rosolen e la presidente del Forum associazioni familiari del Trentino Paola Pisoni.
Il futuro
Ianeselli ha ricordato il riconoscimento che Unicef ha assegnato a Trento di città amica dei bambini e degli adolescenti e «la necessità di costruire città e territori a dimensione di bambini e dei più giovani», evidenziando il forte ruolo della famiglia durante la pandemia.Parole riecheggiate dalla presidente del Forum Pisoni: «È stata il pilastro che ha sorretto il sistema, ora dobbiamo lavorare tutti assieme» per il benessere delle nostre famiglie. Quindi Manzana ha spiegato come «sostenibilità ambientale, sociale e economica siano connesse», ma serve puntare anche su «etica, fiducia, accoglienza, futuro e famiglia», ricordando le difficoltà accentuate dal Covid come «le diseguaglianze economiche tra generi». Serve, ha detto, «un Trentino attrattivo per lavoratori e famiglie», un impegno che sia di tutti, perché «non accettiamo tutte queste difficoltà per costruire una famiglia». E di denatalità aveva parlato Fugatti, ricordando gli interventi della Provincia per sostenere la famiglia e la natalità, dall’assegno sulla natalità al Piano strategico straordinario di legislatura.
Natalità
Temi emersi anche nella sessione degli esperti con il presidente Istat Gian Carlo Blangiardo: «Abbiamo perso un milione di persone in pochi anni e siamo a 59 milioni: con questo trend avremo 2.200.000 over-80 nel 2070, oggi sono 800.000, con problemi legati a lavoro, pensioni, solitudine». Ribadendo: «Serve alzare la natalità e intervenire sui fondi economici a sostegno delle famiglie». Se la prorettrice ha quindi evidenziato l’impegno dell’Università trentina nella conciliazione casa-lavoro e l’assessora del Friuli Rosolen ha ricordato come «famiglia e lavoro» dovranno rappresentare la base per qualsiasi riflessione sul futuro, dall’arcivescovo Tisi la riflessione su «giovani e famiglia, il meglio che abbiamo» e lo sprone a «a riscoprire la vita concreta per ritrovarsi comunità, con meno social». Ma parlando di sostegni alla famiglia, il monito dei segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, che con un volantinaggio hanno ricordato di fare «più politiche e sostegni per le famiglie e meno politica e ideologia», ricordando tante proposte rimaste tali e disparità come l’assegno di natalità discriminante per figli di genitori italiani e figli di stranieri.
Scarica il pdf: famiglia ART 301121 2
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