Famiglie sempre più in affanno. Giunta immobile. Cgil Cisl Uil: aumenta il numero di quanti non riescono a pagare le rate dei mutui e frena la crescita dei risparmi. L’inflazione ha eroso una fetta consistente del potere d’acquisto dei redditi fissi. In assestamento nessuna misura significativa

“Le famiglie trentine non riescono più a risparmiare come negli anni scorsi. L’aumento del costo della vita infatti ha ridotto la capacità di accumulare e investire. Dunque il rallentamento nella crescita dei depositi bancari che si nota tra il 2021 e il 2022, appeno un +0,43%, con molta probabilità diventerà più significativo”. Lo sostengono Cgil Cisl Uil guardando con preoccupazione anche alla crescente percentuale di trentini che faticano a pagare le rate dei mutui. “Con un’inflazione che anche a maggio si è mantenuto sopra il 9% i cittadini a reddito fisso fanno sempre più fatica a mettere via qualche risparmio – dicono Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti -. Una tendenza peraltro già evidenziata dall’analisi di Banca d’Italia e che ora Ispat conferma”.
Quindi se è pur vero che i trentini si confermano buoni risparmiatori, è altrettanto vero che avanzare risorse dalle entrate mensili è sempre più difficile. “Per questa ragione ci saremmo aspettati dei provvedimenti a sostegno delle famiglie che hanno contratto un mutuo ad esempio, sulla scia di quanto deciso nelle scorse settimane dalla Provincia di Bolzano, che ha aumentato del 15% tutti gli strumenti di sostegno ad inquilini e mutuatari aumentandoli”, insistono i tre segretari che guardano con preoccupazione anche alla manovra di assestamento dove non ci sono risorse sufficienti per aiutare i nuclei familiari.
Allo stesso tempo i tre sindacati non nascondono il malcontento per l’inerzia con cui a livello locale e nazionale si affronta il tema dei rinnovi contrattuali. “A causa dell’inflazione un dipendente medio ha perso circa due mensilità in un anno. E non è ancora finita. Le uniche strade per ridare fiato alle famiglie sono il rinnovo dei contratti nazionali ed integrativi e l’adeguamento dei sostegni provinciali al reddito. Su entrambi i fronti registriamo un sostanziale immobilismo”, concludono.

Trento, 11 luglio 2023