Il T – Martedì 17 Settembre 2024

Fedrigoni Arco in cassa

Preoccupazioni per la cassa integrazione allo stabilimento di Arco, proteste a Villa San Pietro

 

ARCO — Preoccupazioni per l’occupazione nella Busa. Ieri c’è stata la mobilitazione del settore socio-sanitario per richiedere con forza il rinnovo del contratto di lavoro scaduto da 5 anni. In piazza anche i dipendenti del centro residenziale di riabilitazione di Villa San Pietro ad Arco, che si sono trovati in presidio organizzato dalla Uil Fpl di fronte ai cancelli della struttura per manifestare «le rivendicazioni di parte sindacale per aumenti economici adeguati», come dichiarato dal segretario provinciale Uil Fpl Andrea Bassetti assieme al funzionario sindacale Manuel Cescatti.

Per quanto riguarda Fedrigoni, allo stabilimento di Arco è stata fissata la cassa integrazione dal 20 settembre all’1 ottobre, qualche giorno in più rispetto allo stabilimento di Varone. Tuttavia, si tratta solo del reparto produzione, mentre gli altri settori continueranno regolarmente le loro attività. Claudio Zucchellini della Uil ha spiegato: «La preoccupazione c’è sempre, ma stiamo assistendo a problemi di mercato legati soprattutto alla carta meno prestigiosa. Tuttavia, Fedrigoni sembra intenzionata a investire nella produzione di carta pregiata, che possa garantire un valore aggiunto e una continuità nelle commesse e negli ordinativi».

Notizie positive arrivano anche dall’apertura verso i mercati orientali a cui si rivolge Fedrigoni, anche se resta un momento interlocutorio e bisogna affrontare la cassa integrazione con un moderato ottimismo per il futuro.

 

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