18 novembre 2018 – Trentino

 Fedrigoni, rinnovo dell’integrativo in vista

Rinnovo del contratto integrativo in vista, per gli stabilimenti Fedrigoni di Varone e Arco (oltre che di Verona). Le rsu, assistite dalle segreterie Slc-Cgil, Fistel-Cisl e Uilcom Uil trentine e veronesi, in primavera hanno iniziato il percorso (con la novità della presentazione di una piattaforma unitaria tra i tre stabilimenti) per il rinnovo dell’accordo di secondo livello, reduce da numerose proroghe. Dopo vari incontri si è giunti a una ipotesi di accordo triennale che nei giorni scorsi è stata presentata ai lavoratori dei tre stabilimenti, che complessivamente occupano più di seicento dipendenti. L’ipotesi di accordo ha avuto il parere favorevole dell’86,9% dei votanti. I punti salienti dell’ipotesi sono un consolidamento dell’assistenza sanitaria integrativa e la parificazione del contributo aziendale in previdenza complementare per tutti, prevedendo un 1% in più rispetto al contratto nazionale. La composizione del premio variabile prevede che al raggiungimento dei parametri venga erogato un premio base di 2.000 euro dal 2019 che verrà riproporzionato in base alla presenza. In linea con molti altri integrativi del settore industriale, verrà attivato un “portale di welfare” che prevede la possibilità di trasferire quote del premio variabile in coperture complementari con l’aggiunta da parte dell’azienda di 120 euro per il 2018 e di 200 euro dal 2019. I sindacati fanno sapere che non è stato un rinnovo semplice, complice il passaggio di Fedrigoni al fondo Bain Capital che ha mutato le condizioni consolidate con la precedente proprietà, nel contesto di un mercato delle carte grafiche in costante contrazione e con l’aumento preoccupante del prezzo della cellulosa. Nei prossimi giorni rsu e segreterie territoriali procederanno alla formalizzazione dell’accordo così come approvato dalle assemblee.
Scarica il pdf: Fedrigoni ART 181118