22 novembre 2017 – Trentino, Corriere del Trentino
Firmato il contratto per gli operai agricoli
I 15 mila addetti del settore avranno un aumento del 2% e il raddoppio del comporto per malattia
È stato siglato l’accordo sul rinnovo del contratto provinciale degli operai agricoli. L’intesa, che riguarda 15mila addetti tra personale locale e addetti assunti per le raccolte stagionali, è stata firmata unitariamente da Flai Cgil del Trentino, Fai Cisl del Trentino e Uila Uil Trento e Verona con le organizzazioni datoriali provinciali di settore, Coldiretti, Confagricoltura e Cia e arriva al termine di una trattativa lunga e non sempre facile, su cui hanno pesato anche gli effetti negativi prodotti dalle avverse condizioni meteo di quest’anno.
L’accordo prevede un aumento del 2 per cento delle retribuzioni, un importante lavoro di revisione delle figure e degli inquadramenti professionali in alcuni settori (ittico, agriturismo) e il raddoppio del periodo di comporto, da 180 giorni ad un anno, in caso di grave malattia. Il nuovo contratto segna inoltre un importante passo avanti nelle misure di prevenzione e contrasto dell’illegalità nel lavoro nei campi, dando attuazione, tra i primi in Italia, a quanto prevede la legge contro il caporalato.
“È stata raggiunta un’intesa soddisfacente sul piano economico e sono stati raggiunti importanti risultati sul miglioramento delle condizioni normative – dicono i tre segretari dei sindacati coinvolti, Manuela Faggioni, Fulvio Bastiani e Fulvio Giaimo -. Per quanto riguarda l’aumento delle retribuzioni si è ottenuto un risultato buono rispetto al quadro nazionale, anche se hanno inciso le difficoltà che sta affrontando il settore. Siamo molto soddisfatti per il lavoro fatto su inquadramenti e figure professionali”.
Il contratto, tra le altre cose, aumenta di un giorno il periodo di congedo retribuito per i padri, norma i rimborsi chilometrici e obbliga i datori di lavoro ad anticipare i pagamenti di competenza dell’Inps, quali la malattia, la maternità e la cassa integrazione.
“Siamo molto soddisfatti per l’intesa raggiunta sul piano della sicurezza e della qualità del lavoro, con l’attuazione anche nella nostra provincia della rete provinciale per il lavoro di qualità proseguono i tre segretari -. C’è l’impegno ad attivare questa rete entro la fine del 2018”. Si tratta di una misura prevista dalla legge nazionale di contrasto al caporalato, una sorta di white list delle aziende virtuose sul piano della sicurezza, della legalità e della qualità del lavoro.
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