04 agosto 2017 – Trentino, Corriere del Trentino
Folgarida: «Bene l’esito» Ma le critiche non mancano
Reazioni concordi nel merito, ma divergenti sul metodo. La conclusione dell’asta per il controllo delle funivie Folgarida Marilleva suscita prese di posizione contrastanti: c’è chi approva su tutta la linea, come la Cgil o il sindaco di Pinzolo Michele Cereghini, e chi si compiace dell’esito «trentino», ma non risparmia critiche alla Provincia. Fra questi la Uil, che stigmatizza «il forte costo “pubblico” dell’operazione e la conclamata indolenza e debolezza degli investitori locali privati». «Per come si sono svolte le cose — afferma il segretario Walter Alotti — possiamo dire che finora il “metodo trentino” non ha saputo evolversi da quello dei decenni passati». Sulla stessa lunghezza d’onda Maurizio Fugatti, che commenta positivamente «l’esito finale, che ai trentini è però costato oltre 20 milioni di euro a causa della impreparazione e incapacità dei propri
governanti» rei, secondo il segretario della Lega nord, di essersi fatti trovare «del tutto impreparati in questa vicenda». Parlano invece di «scelta condivisibile» il segretario della Cgil Franco Ianeselli e Stefano Montani della Filt, secondo i quali il coinvolgimento finanziario della Provincia attraverso il prestito di Trentino sviluppo «ha facilitato il successo dell’indispensabile iniziativa da parte privata». «Un progetto di sviluppo industriale e non speculativo — osservano — è quello che può dare le migliori garanzie anche in termini di tutela dell’occupazione». Lo stesso pensiero del segretario dell’Upt Tiziano Mellarini: «Una cordata del territorio concepisce gli impianti e il sistema piste non come investimento fine a se stesso, ma come una struttura al servizio di un’economia più ampia». Emozionato Cereghini: «Si sono poste le basi per un progetto cui ho creduto tantissimo».
Scarica il pdf: Folgarida ART 040817
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