25 marzo 2021 – l’Adige
Fugatti avanti deciso: obiettivo materne aperte anche a luglio
Il presidente Maurizio Fugatti va avanti deciso: nonostante le proteste di sindacati ed educatori, la volontà è quella di “regalare” ai bambini e alle famiglie trentine un mese in più di servizi nelle scuole per l’infanzia. Ovvero materne aperte anche a luglio. Come l’anno scorso, ma in contesto generale molto differente. Spieghiamo: il presidente, a dimostrazione di come non si tratti solamente di ipotesi o di slogan politici, ieri ha dato mandato al Dipartimento istruzione di inviare a tutte le famiglie trentine con bambini nella fascia 3-6 anni un questionario.
Il perché è spiegato in maniera decisamente chiara: «In un’ottica di ascolto e valorizzazione delle esigenze di bambini e famiglie, la Giunta provinciale intende esplorare la possibilità di potenziare l’offerta educativa del territorio nel mese di luglio 2021, verificando l’esigenza di servizi ulteriori rispetto a quelli in essere, nello specifico anche ampliando il calendario della scuola dell’infanzia. Per poter valutare questa ipotesi si ritiene importante raccogliere la manifestazione di interesse». Il questionario va completato e inviato entro il 2 aprile.
Se le adesioni saranno massicce, il presidente andrà avanti nella “battaglia” a fianco delle famiglie e studierà una formula per garantire l’apertura delle scuole dell’infanzia anche in un mese nel quale erano storicamente chiuse (gli asili nido, invece, sono aperti anche a luglio). Insomma, prima del braccio di ferro già annunciato (sull’Adige di ieri vi abbiamo raccontato della petizione delle insegnanti, con 1.400 no all’ipotesi di un mese in più di apertura), la Provincia vuole sapere a quanti trentini effettivamente e concretamente può interessare un’apertura estiva.
Come accennato l’anno scorso i bambini a luglio frequentarono le materne, ma il momento va detto era molto diverso, perché si arrivava da oltre tre mesi di stop e oltre due di lockdown, mentre quest’anno le settimane “perse” sono state poche (fino ad ora 2, oltre a molte “quarantene”). Come l’anno scorso, però, i servizi “alternativi” per i più piccoli sono ancora al palo: nel periodo pre pandemia in primavera le famiglie erano già organizzate tra colonie estive, nonni, babysitter, ferie prenotate. Oggi non è così e, pur avendo tutti davanti la speranza di mesi più sereni, quasi normali, l’organizzazione è ancora in altissimo mare. A partire, ad esempio, dalle colonie estive di associazioni e gruppi sportivi, che sono attualmente fermi e quindi non possono proporre, ad oggi, i servizi. Inoltre tanti lavoratori, visti comunque i periodi tra zona arancione e rossa, le chiusure e le limitazioni, verosimilmente dovranno lavorare di più in estate rispetto al passato, con il problema dei figli piccoli. Pur sottolineando che le materne non sono un “parcheggio”, ma un luogo educativo di grande importanza per i bambini, è anche evidente che rappresentino un servizio indispensabile nell’organizzazione quotidiana. Il presidente Fugatti, quindi, vuole sapere proprio questi: per quanti sarebbe indispensabile avere le materne aperte anche a luglio?
Nel questionario si chiede alle famiglie se sarebbero interessate solo a un certo periodo o a tutto il mese, se avrebbero l’esigenza di un orario con anticipo e posticipo, oltre al trasporto in pulmino, se sarebbero disposti a pagare una cifra forfettaria extra (si parla di 50 euro) e se, in caso di apertura non della “propria” scuola ma di una vicina vorrebbero comunque portare il proprio figlio. Sulla base delle risposte la giunta provinciale deciderà se e come procedere. Ci sarebbe certamente lo scoglio sindacati e andrebbe certamente creato un protocollo sanitario ad hoc. Ma Fugatti, a quanto pare, crede nell’idea e vuole dare un aiuto concreto a tante famiglie.
Scarica il pdf: ADIGE materne ART 250321
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