l’Adige – 11 novembre 2022
«Fugatti si prende gioco dei trentini»
«Non confermando la soglia di esenzione dell’addizionale Irpef a 25mila euro per il 2023 il presidente Fugatti si prende gioco dei trentini, soprattutto di quelli in maggiore difficoltà, togliendo adesso quando sa che potrà ridare a giugno, con il prossimo assestamento di bilancio, quando le elezioni provinciali saranno alle porte. È un comportamento inaccettabile e privo di scrupoli, che antepone la convenienza politica all’interesse dei cittadini e delle cittadine e ne tradisce la loro fiducia. Indegno di chi guida la nostra Provincia». I segretari generali di Cgil, Cisl e Uil del Trentino, Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti, usano parole dure per commentare la decisione del presidente Fugatti di alzare l’Irpef per i più poveri.
«È una retromarcia che sconcerta se pensiamo che viene resa nota il giorno dopo il grido d’allarme della Caritas sull’aumento dei poveri in provincia. Non ci si può prendere gioco delle disgrazie delle famiglie e dei pensionati», insistono i tre segretari provinciali Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti che accusano l’Esecutivo di non voler stanziare risorse nuove per sostenere le famiglie e i pensionati in un momento di crisi gravissima, con l’inflazione sopra il 10% e il costo delle bollette energetiche alle stelle. Tra i pensionati ci potrà essere anche chi oltre al danno subirà la beffa visto che l’addizionale si porterebbe via l’aumento dalla rivalutazione decisa a livello nazionale.
«Abbiamo ragionevoli motivi per credere -insistono i sindacalisti -che quello della Giunta sia il solito giochetto: non si trovano le risorse per tagliare l’Irpef ai più poveri anche l’anno prossimo, si mettono da parte 30 milioni di euro di risparmi che dopo verranno stanziati, ne siamo certi, a giugno con l’assestamento di bilancio».
«Piazza Dante -proseguono Grosselli, Bezzi e Alotti -sa già oggi che potrà contare su un avanzo di risorse e crede di illudere i cittadini con il gioco delle tre carte. Di fatto quelle che ci verranno spacciate come risorse aggiuntive per le famiglie saranno sempre gli stessi milioni di euro che appaiono, scompaiono e ricompaiono quando è politicamente più conveniente. E intanto si sprecano risorse per bonus inefficaci, che non aiutano veramente chi ha bisogno, lasciando le famiglie di lavoratori e pensionati in balia della crisi.
Allo stesso tempo, però, non si tocca lo sconto Irap alle imprese. Lo sgravio a pioggia viene confermato per tutti. Da subito. È ora di svelare questi irresponsabili trucchetti che dimostrano anche la totale assenza di rispetto verso tutta la nostra comunità, meritevole secondo Giunta e presidente solo di essere presa in giro. Ci auguriamo che si chiariscano al più presto le ragioni di questa scelta».
Il segretario della Cgil, Andrea Grosselli, è decisamente arrabbiato per questo modo di fare e aggiunge: «Questo modo di fare è una roba folle, l’ennesimo mezzuccio elettorale per arrivare a giugno a pochi mesi dalle elezioni, per annunciare la nuova agevolazione Irpef, mentre in realtà si tratta solo di dire: ti ridò i soldi che ti ho tolto a dicembre nel bilancio di previsione. Ma questo è un bilancio di competenza e non di cassa, parlando dell’addizionale Irpef i soldi del periodo d’imposta 2023 entrano nel 2024, la giunta non aveva necessità di fare in questo modo». I
sindacati tornano a chiedere invece di rivedere le agevolazioni sull’Irap riconosciute a pioggia a tutte le imprese, concentrandole invece su quelle più virtuose.
Scarica il pdf: ADIGE Irpef ART 111122
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