09 ottobre 2020 – Trentino

Fugatti toglie i 5 milioni a Veneto Sviluppo

 

Il tesoretto della discordia. In aula ribadito come saranno utilizzati i 217 milioni

TRENTO. Un governatore Fugatti sempre più impegnato a chiudere fronti di scontro. Ieri nello spiegare all’aula come impiegherà i 217 milioni del fondo accantonato ha dato una versione diversa, in un passaggio, rispetto a quella presentata tempo fa in commissione: la giunta non sovvenzionerà con 5 milioni di euro progetti (anche se di interesse comune) di Veneto Sviluppo, idea che aveva sollevato le perplessità di molti tra cui, da queste colonne, il segretario della Uil Walter Alotti. Fugatti ha risposto alle sollecitazioni del centrosinistra rimanendo però nell’indeterminato sulla domanda di Ugo Rossi, Patt, che gli ha chiesto come intendesse finanziare i 300 milioni di debito (100 all’anno) annunciati a margine del documento.Il presidente ieri ha ribadito che si è trattato di una decisione straordinaria, ha spiegato i singoli capitoli di spesa per i quali la giunta intende stanziare i primi 165 milioni di euro del fondo di riserva: una parte andrà ad incrementare alcuni capitoli e un’altra aprirà la strada ad una prospettiva più ampia. A Trentino Sviluppo saranno assegnati 5 milioni di euro per un bando a sostegno del commercio nelle valli e altri 12 milioni finanzieranno politiche industriali che l’assessore Spinelli sta per adefinire. La volontà di far crescere la qualità della ristorazione e delle strutture ricettive alberghiere del Trentino, in modo che possano passare da 3 a 4 stelle e ampliare gli spazi, ha spinto la giunta a riservare 11 milioni di euro a questi settori. Ma le risorse per il turismo – ha aggiunto il presidente – potranno anche aumentare a fronte di richieste provenienti dalle categorie interessate». Alla Cooperazione per apporti ai fondi Promocoop e della Cooperfidi andranno 9 milioni di euro. Altri 6 milioni finanzieranno il settore agricolo e 1 milione permetterà di informatizzare le procedure di FBK. Si tratta in tutto di 44 milioni di euro che, ha spiegato il presidente, permetteranno di intervenire su capitoli molto specifici. Altri 17 milioni che, ha ricordato, si aggiungeranno a quelli di provenienza statale, saranno trasferiti all’azienda sanitaria per l’acquisto di attrezzature e ristrutturazioni. Ancora: 12 milioni di euro andranno all’Agenzia del lavoro e altri 10 alle politiche abitative di Itea per ristrutturare o assicurare la manutenzione degli immobili mettendo così un maggior numero di case a disposizione. E 10 milioni di euro costituiranno una riserva per i fabbisogni dei Comuni.

 

Scarica il pdf: Veneto Sviluppo ART 091020