Il T – Venerdì 4 Ottobre 2024

Funivia a Trentino Trasporti: una filosofia sbagliata

L’opinione di Walter Alotti, Segretario Generale UIL del Trentino

Walter Alotti

Fanno certamente sobbalzare dalla sedia le affermazioni del Dirigente generale della Provincia Andreatta circa l’ipotetico affidamento a Trentino Trasporti della gestione della Funivia del Monte Bondone e ancora di più della certa previsione di perdita di circa tre milioni di euro all’anno della gestione dell’intero impianto, considerandolo tutto di servizio pubblico e non solo per la tratta Trento–Sardagna, alla stessa società di trasporto pubblico provinciale e comunale.

La filosofia e la logica della Provincia di Trento di imputare i costi degli investimenti turistici alle casse pubbliche e lasciare ai privati tutti i possibili guadagni delle attività collaterali viene ancora una volta riaffermata, neanche dai responsabili politici del governo trentino, ma dai funzionari pubblici che dovrebbero conoscere le difficoltà della società pubblica Trentino Trasporti ed evidenziarne piuttosto le difficoltà di assorbimento di tali carichi di costi, spese e sicuro indebitamento.

Tanto più che proprio Trentino Trasporti spa ha già da tempo grossi problemi di carenza di organico, soprattutto per i servizi urbani di Trento e Rovereto, un’emorragia continua di personale esperto verso il privato e dovrà a breve sopportare pure un aumento sensibile del costo della sua dirigenza (aumento fino al 25% dei compensi dei manager delle società partecipate – come Trentino Trasporti – dalla Provincia). E ritarda da mesi il rinnovo del contratto nazionale dei suoi dipendenti oltre che di quello dell’integrativo aziendale, unico strumento utilizzabile per tentare di rallentare l’esodo degli autisti verso il più remunerativo mondo del trasporto privato e mantenere standard di servizio pubblico adeguati, soprattutto nel settore dell’«urbano».

È ormai quotidiana la cancellazione di decine di turni, non singole corse, per malattia, impossibilità di «ribattitura» dei turni stessi, da parte di autisti che non riescono ad usufruire di permessi e ferie e che comunque per ragioni di sicurezza devono attenersi almeno al riposo dalla guida e alle pause previste dalla legge. La Uil del Trentino chiede che si indirizzino quindi più risorse aggiuntive per politiche di miglioramento del salario di questi lavoratori e lavoratrici e per riorganizzare, con il loro aiuto, data la conoscenza vera e reale del lavoro, assieme ai tecnici dell’azienda, i servizi ai cittadini, rendendo più attrattivo questo lavoro anche per i giovani e maggiormente rispettato e considerato dagli utenti e clienti trentini.

 

Scarica il pdf: IL T ART funivia 041024