Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne (International Day for the Elimination of Violence against Women)
91 donne hanno perso la vita per mano di un uomo, nel 2020. E contiamo i femminicidi, ma dobbiamo ricordarci sempre che gli episodi di violenza contro le donne sono esponenzialmente maggiori, perché le forme di violenza sono molte e, molto spesso, difficili da tracciare, da individuare, persino da rivelare.
La violenza è il frutto di un albero malato che ha le sue radici nella disuguaglianza: la cultura del possesso, l’oggettificazione delle donne ma anche il loro frequente svilimento nel mondo del lavoro, con un’occupazione precaria, di bassa qualità, sistematicamente retribuita in maniera inferiore rispetto ai colleghi uomini. Sono tutti ingredienti tossici di una concezione della donna come essere inferiore, subalterno, di relazioni malate, contro cui tutti noi, come collettività, come organizzazioni e anche come singoli, possiamo ben più di qualcosa.
Lottare ogni giorno per realizzare un reale sistema di pari opportunità e di pari trattamento è, allora, non solo una questione di equità e giustizia sociale ma anche uno strumento di deterrenza nei confronti di ogni forma di sopraffazione.
Oggi, come ogni giorno, su questo fronte la Uil è in prima linea.
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