Il T – 04 aprile 2024

Giovani. I sindacati incontrano l’assessora Gerosa: «Serve un piano provinciale per le nuove generazioni»

«Emergenza giovani? Non bastano soluzioni spot, serve un programma integrato di interventi», in sintesi hanno detto questo i segretari di Cgil, Cisl e Uil all’assessora Francesca Gerosa. «Mettere al centro i bisogni delle nuove generazioni per dare futuro alla nostra Autonomia è prioritario e urgente». Andrea Grosselli (Cgil), Michele Bezzi (Cisl) e Walter Alotti (Uil), hanno chiesto che conto di «un programma organico e integrato di interventi, dall’istruzione e formazione, fino all’ingresso nel mondo del lavoro e alla costruzione di una vita autonoma». È questo — secondo i sindacati — quanto serve per affrontare la questione giovanile ed è stata dunque questa la richiesta che i tre segretari generali hanno posto oggi sul tavolo della vicepresidente Francesca Gerosa durante un breve incontro. Davanti alla titolare delle deleghe su istruzione, famiglia e politiche giovanili le organizzazioni sindacali hanno parlato di «un’emergenza giovani» anche nel quadro sempre più preoccupante della denatalità e dell’inverno demografico.
«Ragazzi e ragazze vanno sostenuti nelle transizioni scuola/lavoro, ma anche nei percorsi di costruzione di una vita autonoma, con interventi che riducano la precarietà lavorativa, che contrastino i bassi salari e costruendo percorsi per l’accesso all’abitazione. Senza prospettive di vita solide sempre meno giovani decideranno di costruire una famiglia con conseguenze importanti sulla tenuta sociale ed economica della nostra Autonomia perché i giovani trentini cercheranno fuori confine prospettive di realizzazione personale e il nostro territorio perderà attrattività», hanno ribadito Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti, sottolineando l’urgenza che venga messo in campo un insieme di interventi e misure trasversali di lungo periodo. «Per sostenere i giovani non servono misure spot né bonus. È importante, invece, costruire un insieme organico di misure che accompagnino i ragazzi e le ragazze nel loro percorso di crescita e maturità. E’ anche in questa prospettiva integrata che va affrontato sia il tema natalità sia la questione occupazionale, visto che i giovani sono uno dei segmenti più deboli del nostro mercato del lavoro». L’invito di Cgil Cisl Uil, dunque, è che la giunta e i diversi assessori lavorino «in modo sinergico». Proprio in questa logica le organizzazioni sindacali tre mesi fa avevano chiesto un incontro congiunto con la vicepresidente, l’assessore al Lavoro Achille Spinelli e quello alla casa, Simone Marchiori. «Il confronto con gli altri due assessori si è già aperto e oggi, finalmente, siamo stati ricevuti dalla vicepresidente. Ci aspettiamo adesso che si pongano le basi per una collaborazione trasversale. Per quanto ci riguarda siamo pronti a dare il nostro contributo e portare le nostre proposte».«Emergenza giovani? Non bastano soluzioni spot, serve un programma integrato di interventi», in sintesi hanno detto questo i segretari di Cgil, Cisl e Uil all’assessora Francesca Gerosa. «Mettere al centro i bisogni delle nuove generazioni per dare futuro alla nostra Autonomia è prioritario e urgente». Andrea Grosselli (Cgil), Michele Bezzi (Cisl) e Walter Alotti (Uil), hanno chiesto che conto di «un programma organico e integrato di interventi, dall’istruzione e formazione, fino all’ingresso nel mondo del lavoro e alla costruzione di una vita autonoma». È questo — secondo i sindacati — quanto serve per affrontare la questione giovanile ed è stata dunque questa la richiesta che i tre segretari generali hanno posto oggi sul tavolo della vicepresidente Francesca Gerosa durante un breve incontro. Davanti alla titolare delle deleghe su istruzione, famiglia e politiche giovanili le organizzazioni sindacali hanno parlato di «un’emergenza giovani» anche nel quadro sempre più preoccupante della denatalità e dell’inverno demografico.
«Ragazzi e ragazze vanno sostenuti nelle transizioni scuola/lavoro, ma anche nei percorsi di costruzione di una vita autonoma, con interventi che riducano la precarietà lavorativa, che contrastino i bassi salari e costruendo percorsi per l’accesso all’abitazione. Senza prospettive di vita solide sempre meno giovani decideranno di costruire una famiglia con conseguenze importanti sulla tenuta sociale ed economica della nostra Autonomia perché i giovani trentini cercheranno fuori confine prospettive di realizzazione personale e il nostro territorio perderà attrattività», hanno ribadito Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti, sottolineando l’urgenza che venga messo in campo un insieme di interventi e misure trasversali di lungo periodo. «Per sostenere i giovani non servono misure spot né bonus. È importante, invece, costruire un insieme organico di misure che accompagnino i ragazzi e le ragazze nel loro percorso di crescita e maturità. E’ anche in questa prospettiva integrata che va affrontato sia il tema natalità sia la questione occupazionale, visto che i giovani sono uno dei segmenti più deboli del nostro mercato del lavoro». L’invito di Cgil Cisl Uil, dunque, è che la giunta e i diversi assessori lavorino «in modo sinergico». Proprio in questa logica le organizzazioni sindacali tre mesi fa avevano chiesto un incontro congiunto con la vicepresidente, l’assessore al Lavoro Achille Spinelli e quello alla casa, Simone Marchiori. «Il confronto con gli altri due assessori si è già aperto e oggi, finalmente, siamo stati ricevuti dalla vicepresidente. Ci aspettiamo adesso che si pongano le basi per una collaborazione trasversale. Per quanto ci riguarda siamo pronti a dare il nostro contributo e portare le nostre proposte».

 

 

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