Giuseppe Varagone , Segretario della UIL FPL Sanità interviene in merito alla mancata convocazione per i rinnovi contrattuali 2019/2021 da parte dell’Apran in Trentino a differenza dell’Aran Nazionale.
Dopo la firma del protocollo d’intesa avvenuto in piazza Dante presso il Palazzo della Provincia il 15 dicembre 2021, siamo ancora in attesa che la Provincia provveda a demandare al Presidente dell’Apran i fondi destinati per i rinnovi contrattuali 2019/2021 per il Personale del comparto e della Dirigenza Medica e della Dirigenza Sanitaria ed Amministrativa dell’Apss.
Non è ammissibili continua Varagone che a livello Nazionale le trattative per i rinnovi contrattuali 2019/2021 continuano in modo serrato e qui il nulla!!! Paradossale sarebbe che per la prima volta il contratto Nazionale venga siglato prima del nostro Provinciale.
I temi da affrontare all’interno del contratto sono molteplici a partire dall’indennità Infermieristica, l’indennità delle Professioni Sanitarie (Coordinatori, Ostetriche, Ortottisti, Tecnici sanitari di radiologia e di laboratorio, ecc..), il riconoscimento della nuova allocazione nel profilo socio sanitario degli OSS e Assistenti Sociali, l’indennità di Pronto Soccorso già emanato dal Governo Nazionale, riconoscimento degli Operatori del 118 ed ecc….
L’importanza del rinnovo contrattuale nasce dal fatto che in questi anni molti professionisti abbandonano questo territorio per migrare in realtà più attrattive economicamente. Altro tema caldo da focalizzare è la liberalizzazione delle quote del Part Time definitivo, sottolineando che la graduatoria è ferma da alcuni anni e che oltre il 70% dei lavoratori della Sanità sono donne. Tale operazione sarebbe a “costo zero” e darebbe l’opportunità a molte donne/mamme di poter conciliare la vita lavorativa con quella famigliare.
Inoltre siamo ancora in attesa di essere convocati per attribuire la seconda fase del premio covid 2 per chi ha operato per fronteggiare l’emergenza covid da ottobre ad oggi.
Un altro aspetto importante è la valorizzazione e crescita professionale, l’attivazione della mobilità sia tra Ospedali che all’interno degli stessi, aperture di asili nido aziendali in tutti gli Ospedali come già presente da anni presso l’Ospedale Santa Chiara di Trento.
Ultimo ma non meno importante è incentivare il Personale già in forza in Apss, come già è avvenuto in Val d’Aosta (350,00 sanitari e 800,00 per i Medici in più al mese), in modo da trattenere questi Professionisti sul nostro Territorio. Giorni fa il Presidente dell’Ordine dei Medici del Trentino ha affermato che più di 300 Medici Trentini esercitano al di fuori di questo Territorio e se questo è il metodo per attrarli nei prossimi anni ne perderemo molti di più.
Giuseppe Varagone
Segretario della UIL FPL Sanita del Trentino
Trento 18.02.2022
scarica il pdf: 18.02.2022 comunicato stampa
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