25 febbraio 2022 – Trentino, Corriere del Trentino

Guerra in Ucraina: «Il Trentino attivi subito i corridoi umanitari»

Unanime anche da parte delle forze politiche e sociali del Trentino la condanna per l’aggressione dell’Ucraina da parte della Russia di Putin. Da tutti denunciata come un atto «folle» che non potrà che portare conseguenze drammatiche per la popolazione civile, oltre ad essere antistorico e del tutto inadatto a dare soluzione a qualsiasi problema. Cgil, Cisl, Uil e Acli del Trentino con una nota congiunta annunciano l’intenzione di mobilitarsi «assieme ad ampia parte della popolazione trentina per chiedere il cessate il fuoco» e fanno appello alle cancellerie europee perché mettano in campo la massima pressione possibile per far tornare Russia ed Ucraina al rispetto dell’accordo di Minsk. Al presidente Fugatti chiedono di «attivare tutti i canali possibili per aprire subito corridoi umanitari con il Trentino» offrendo un aiuto concreto nell’affrontare l’emergenza umanitaria innescata dal conflitto.

Lo stesso Fugatti condanna l’aggressione militare: «Non ci sono scusanti. Trovo sconvolgente che nel 2022 ci troviamo ancora di fronte a uno scenario di guerra, lo trovo ancora più preoccupante di fronte ad intere nazioni che sono state messe già a dura prova dal Covid che ha causato milioni di morti e messo a dura prova l’economia di famiglie e imprese. Auspico che non si risponda con le armi alla violenza ma prevalga «il dialogo, la diplomazia e il buon senso». Anche il sindaco di Rovereto Francesco Valduga spera «che la diplomazia possa ancora fermare un conflitto che sta seminando morte e distruzione». Rovereto, dice, «non è indifferenze di fronte a una tragedia che tocca da vicino anche moltissime persone di origini ucraina che qui vivono». A loro e a tutto il popolo ucraino esprime solidarietà e al mondo ricorda le parole di Pio XII incise sulla Campana dei Caduti: «Nulla è perduto con la pace, tutto può esserlo con la guerra». Condanna per un attacco ««che riporta indietro le lancette della storia» ricorrendo alle armi per risolvere questioni geopolitiche esprimono in una nota congiunta anche i tre presidenti dei consigli regionale e provinciali, Josef Noggler, Walter Kaswalder e Rita Mattei. «Vogliamo levare la voce delle nostre assemblee legislative per invocare la fine di questa ingiustificata operazione militare e il ripristino del dialogo e del diritto internazionale». Rivolgendo nel contempo vicinanza e solidarietà agli ucraini residenti nelle due province. «Vicinanza e solidarietà con i cittadini di Kiev e di tutta l’Ucraina, vittime di un’aggressione ingiustificata» esprime anche Rinascita Rovereto.

 

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