03 novembre 2019 – Trentino, Corriere del Trentino

«I privati investano su Mediocredito»

Non più tardi di una settimana fa il presidente di Confindustria Trento Fausto Manzana, dal palco dell’assemblea annuale dei soci, a Riva del Garda, aveva lanciato l’allarme chiedendo al presidente della Provincia Maurizio Fugatti che il Mediocredito restasse banca del territorio. Walter Alotti, segretario della Uil del Trentino, ora replica dicendo che gli imprenditori, se vogliono che la banca non venga acquistata da altri, devono impegnarsi in prima persona investendo capitali: «Gli imprenditori vogliono una banca del territorio, senza però metterci un euro. Gli enti pubblici cedano le quote agli imprenditori ed ai cittadini e si crei una banca ad azionariato popolare.
Il Presidente Manzana all’Assemblea di Confindustria a Riva e quello di Ance di Trento Misconel, a Roma, dall’ assise annuale nazionale dei costruttori edili, lanciano l’allarme sul futuro di Mediocredito, alla luce evidentemente del crollo dei crediti registrato, negli ultimi anni, in Trentino, soprattutto quello erogato alle piccole medie imprese. La banca d’investimenti di via dei Paradisi è infatti sempre più destinata, a parere anche della Uil trentina, ad entrare nell’orbita di Cassa Centrale Banca, il gruppo bancario di credito cooperativo delle “ex” Casse Rurali Trentine, ormai divenuto, vocato ed impegnato sempre più nel mercato bancario del credito nazionale, come si desume dalla vicenda “Carige”, piuttosto che a livello locale. Ergo, Mediocredito sia trasformato in una banca di territorio, ad azionariato popolare, col coinvolgimento certo di qualche gruppo finanziario locale».

Scarica il pdf: Mediocredito ART 031119 1