12 ottobre 2020 – Trentino
I sindacati chiedono un incontro «Fugatti, nessun cenno al rinnovo dei contratti scaduti da due anni»
TRENTO. «Apprendiamo che il presidente Fugatti, nel presentare al Consiglio le scelte per l’utilizzo delle ingenti risorse riconosciute dal Governo nazionale alla Provincia a seguito del mancato gettito causato dall’emergenza sanitaria, non abbia fatto alcun cenno al rinnovo dei contratti pubblici scaduti il 31 dicembre 2018» commentano i sindacalisti Luigi Diaspro (Cgil Fp), Giuseppe Pallanch (Cisl Fp) e Marcella Tomasi (Uil Fpl). «Sui 217 milioni disponibili, è previsto un accantonamento di 52 milioni per la definizioni di alcune partite ancora aperte con il Governo, 72 milioni destinati ad opere stradali, le altre risorse per turismo, commercio e artigianato delle valli, industria, cooperazione, agricoltura, solo poi Sanità, Agenzia del lavoro, Itea e Fondo di riserva dei Comuni e, fanalino di cosa, la Ricerca. Nulla sui contratti pubblici né sul riordino degli ordinamenti professionali. Rammentiamo al presidente Fugatti che i primi 20 milioni, già stanziati con la finanziaria provinciale 2020 per il rinnovo dei contratti pubblici, sono stati prima sospesi, e poi usati per l’emergenza della pandemia. Quelle risorse servivano a “coprire” poco più dell’indennità di vacanza contrattuale, regolarmente erogata a livello nazionale sin da aprile 2019. Rammentiamo anche che il Protocollo d’Intesa tra Provincia e Confederazioni Cgil, Cisl e Uil del 13 gennaio 2020 prevede stati di avanzamento per rinnovare i contratti: con la compensazione dello Stato per il mancato gettito provinciale non ci sono più alibi: non rinnovare i contratti pubblici diventerebbe una chiara scelta politica non più supportata dalla mancanza di risorse». I sindacalisti hanno inviato a Fugatti una richiesta d’incontro.
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