01 marzo 2020 – Trentino, Corriere del Trentino

I sindacati: «Fondo da 14 milioni, i soldi arrivano in gran parte da lavoratori e datori di lavoro»

«E’ certo positivo che la Giunta provinciale abbia compreso l’utilità del Fondo di solidarietà del Trentino, strumento unico in Italia. Ma ricordiamo a Fugatti e agli assessori che il Fondo è attivo dal 2016 ed è già stato utilizzato da decine di imprese anche durante il post tempesta Vaia. Soprattutto si tratta di un fondo bilaterale, costituito da associazioni datoriali e organizzazioni sindacali: i 14 milioni oggi a disposizione sul suo bilancio sono per la grandissima parte frutto dei versamenti di 54.000 lavoratrici e lavoratori del terziario e di 8.700 aziende trentine del
settore. Non sono soldi della Provincia. Anche per questo abbiamo chiesto di essere convocati da Failoni e Spinelli all’incontro di lunedì visto che in prima battuta la Giunta aveva coinvolto solo le imprese». I segretari generali di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil, Paola Bassetti, Lamberto Avanzo e Walter Largher rilanciano sull’utilità di un confronto immediato sulle misure per mitigare gli effetti della crisi che si sta abbattendo sul settore alberghiero e della ristorazione in Trentino a causa dell’emergenza Coronavirus. Lo hanno fatto venerdì con una lettera ufficiale inviata agli assessori provinciali al lavoro e al turismo e alle associazioni datoriali del settore. La Giunta ha accolto la richiesta convocando anche i sindacati al vertice di lunedì sulla crisi del settore turistico. «Chiediamo alle aziende di utilizzare il Fondo per tutti i propri addetti, anche per gli stagionali -rilanciano Bassetti, Avanzo e Largher -senza licenziare nessuno. Il rischio è che i lavoratori con contratti a termine perdano il diritto alla Naspi e, cosa altrettanto grave, vedano ridursi significativamente il periodo coperto dall’indennità di disoccupazione».

 

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