10 maggio 2020 – Trentino
I sindacati: «Lavoratori dimenticati dalla giunta»
TRENTO. «Non contro, ma per esprimere con fermezza la necessità che il ddl Fugatti-Spinelli debba essere integrato con una serie di provvedimenti a favore di chi è stato dimenticato». È chiara la posizione sindacale descritta da Walter Alotti, segretario generale della Uil, che prosegue: «Sono stati trovati i finanziamenti per il comparto industriale, ma ci si è dimenticati delle famiglie, di chi deve pagare un affitto e non ha i soldi: in questo caso il danno è doppio perché colpisce sia il proprietario che gli inquilini». È anche vero che il potenziale economico della finanziaria trentina è la metà rispetto a quello dell’Alto Adige, «ma per me per tutte le scelte della Giunta c’è una pregiudiziale – conclude Alotti – e cioè che i suoi grandi elettori non sono della città, ma delle Valli. Per questo c’è la fretta di riaprire gli alberghi e gli impianti a fune, mentre si è perfino riusciti a rovinare il bonus biciclette che avrebbe potuto avere una valenza importante per la mobilità alternativa della città. Ma facciamo molta attenzione, perché se è difficile superare la crisi conseguenza del Covid-19, da una ricaduta sarebbe impossibile rialzarsi». I sindacati hanno presentato una piattaforma articolata su 5 punti: rafforzare la sanità territoriale, sostenere le imprese che tutelano l’occupazione, integrare il reddito delle famiglie colpite dalla crisi, valorizzare il lavoro del sistema pubblico e favorire le famiglie e le donne che lavorano. La denuncia: «La Giunta stanzia 100 milioni a fondo perduto per 30 mila imprese, ma permette alle stesse aziende di licenziare i propri addetti. Di fronte a questa crisi le imprese vanno sostenute, ma non possono farlo a scapito dei lavoratori». Aperta la questione della cassa integrazione: c’è chi la riceve a singhiozzo e chi non l’ha mai ricevuta: questo è un aspetto che la politica deve affrontare.
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