Corriere del Trentino – Mercoledì 9 Ottobre 2024

I sindacati: «Noi ci siamo, ma basta parole»

Collaborazione con Confindustria Trento per un patto per il lavoro

Tommaso Di Giannantonio

I sindacati Cgil, Cisl e Uil si dicono pronti a collaborare con Confindustria Trento per un patto per il lavoro, ma «senza tatticismi e visioni ideologiche». Intanto il presidente della Camera di commercio di Trento Andrea De Zordo risponde subito al neo presidente degli industriali Delladio sulla governance dell’ente: «Nel consiglio sono rappresentati tutti i settori».

Queste le reazioni a caldo all’assemblea annuale degli industriali trentini. «I temi lanciati a Riva del Garda dal neo presidente di Confindustria Trento Lorenzo Delladio sono sicuramente quelli decisivi per lo sviluppo della nostra terra: rilancio della centralità dell’industria, sostenibilità, Autonomia che resti scommessa collettiva e fonte di innovazione, formazione continua, capacità di integrazione dei cittadini stranieri per affrontare la crisi demografica e intreccio più profondo tra ricerca e trasferimento tecnologico — affermano i segretari generali Andrea Grosselli (Cgil), Walter Alotti (Uil) e Michele Bezzi (Cisl) — Confidiamo che queste priorità vengano declinate da Confindustria con grande ambizione, unita a una reale concretezza. Ciò vuol dire in primo luogo che il Trentino non può accontentarsi di scelte di piccolo cabotaggio legate a tatticismi o peggio viziate da visioni ideologiche. Ambizione e concretezza debbono informare anche le relazioni industriali tra imprese e lavoratori soprattutto per chi rappresenta, ciascuno nel proprio ruolo, la comunità dell’Autonomia».

Arriva dunque un’apertura al patto per la produttività richiamato da Delladio. «Per questo —proseguono— siamo pronti a condividere i contenuti di un patto per il lavoro che metta al centro la qualità e la stabilità del lavoro, i giovani, l’occupazione femminile, la salute e sicurezza sul lavoro, la crescita di innovazione e produttività. Un patto che, in primo luogo, sappia affrontare la questione salariale e la crescita del potere d’acquisto per dimostrare ancora una volta che l’industria può essere da traino. Anche su questo punto però non bastano più le parole».

De Zordo si è soffermato innanzitutto sul passaggio di testimone tra Manzana e Delladio. «Con il presidente Manzana avevamo un bel rapporto personale che abbiamo portato avanti e che proseguirà sicuramente. Lorenzo Delladio si mostra una persona tenace e caparbia e confido di riuscire anche con lui a costruire un bel rapporto per il bene dell’economia».

Nella sua prima apparizione Delladio non ha mancato di sottolineare l’esclusione di Confindustria dalla giunta dell’ente camerale. «Nel consiglio — ha replicato De Zordo — sono contemplati tutti i settori. La giunta non fa altro che concretizzare ciò che il consiglio fa. Quindi l’assenza dei rappresentanti di Confindustria all’interno della giunta non inficia assolutamente il lavoro della Camera di commercio. Non posso che confermare il nostro impegno nel sostenere in maniera trasversale le necessità di tutti».

In questo momento «l’economia trentina ha bisogno di un sostegno importante perché all’orizzonte ci sono nuvole grigio-scure: l’edilizia che segna una battuta d’arresto, preoccupa il manifatturiero e preoccupa soprattutto l’export. Abbiamo bisogno di consumi interni».

 

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