19 luglio 2019 – Trentino, Corriere del Trentino

Icef, domande bloccate Rischio caos per 35mila famiglie

 Per migliaia di famiglie trentine potrebbe essere un inizio dell’anno scolastico amaro: a settembre denunciano Cgil, Cisl, Uil e Acli quasi 35mila nuclei rischiano di non poter contare sulle riduzioni per le mense scolastiche, il trasporto pubblico e le rette degli asili nido. Ad oggi, a meno di una settimana dall’avvio della campagna Icef, infatti, la piattaforma usata per l’inserimento delle domande è bloccata e i Caf non sono nelle condizioni di operare.
Un problema tecnico, dunque, che se non sarà risolto in tempi brevissimi rischia di bloccare le domande.«A causa del prolungarsi delle procedure di gara per l’affidamento del servizio di gestione della piattaforma informatica oggi è tutto fermo spiegano i tre segretari generali Franco Ianeselli, Lorenzo Pomini e Walter Alotti insieme a Luca Oliver, presidente delle Acli -. I nostri Caf hanno già fissato gli appuntamenti, hanno assunto il personale e lo stanno formando; se la Provincia non trova una soluzione in tempi rapidi bisognerà comunicare a 35 mila nuclei che, non per colpa nostra, i loro appuntamenti slittano a data da destinarsi così come la fruizione dei benefici. Una situazione di vero e proprio caos».
In queste condizioni, spiegano ancora sindacati e Acli, è difficile immaginare che per il 10 settembre, quando le scuole apriranno le porte, possano essere state inviate tutte le richieste di riduzione tariffaria previste dalla vecchia domanda unica. «Nei mesi scorsi è stata rinnovata la convenzione con i Caf, ma in maniera paradossale oggi non sono in grado di accogliere le domande. Purtroppo gli annunci di voler sostenere le famiglie trentine si scontrano poi la declinazione concreta delle misure. Dal nostro punto di vista c’è stato un ritardo organizzativo che poteva essere evitato e che comunque creerà disservizi e danni alle famiglie», insistono. Il nodo è nella gestione delle procedure conclusive della gara d’appalto per la gestione della piattaforma informatica dell’Icef. La gara si è infatti conclusa con l’individuazione di un vincitore, ma il servizio non è ancora stato affidato. «Ci rendiamo conto che ci sono dei tempi tecnici per le formalità, ciò non toglie che Piazza Dante debba assumersi le proprie responsabilità, trovando una soluzione tampone che non scarichi sui Caf le cause del disservizio e, soprattutto, facendosi carico dei bisogni delle famiglie», chiosano Acli e sindacati.

Scarica il pdf: Icef ART 190719