12 aprile 2019 – Trentino, Corriere del Trentino
«Ikea? Venga a Trento e riqualifichiamo la Sloi»
Ikea e il recupero di un’area inquinata, che a Trento porta subito il pensiero alla Sloi. Che c’azzeccano? Roberto Stanchina, assessore alle attività economiche, la lancia quasi come provocazione, ma fino a un certo punto: «Potrebbe, e dico potrebbe, essere un’occasione per la città per sbloccare un’area dismessa dice l’assessore e potrebbe essere un motivo di vanto per un’azienda da sempre attenta all’ambiente».
Anni dopo l’abboccamento di 5-6 anni fa, quando emissari di Ikea vennero a sondare aree nel capoluogo, Trento torna ad accarezzare l’idea che il colosso svedese dei mobili a basso prezzo sbarchi in città, dopo l’abbandono del progetto di un centro commerciale nella vicina Verona. «Un’opportunità da sfruttare», è l’appello del segretario della Uil Walter Alotti subito raccolto dall’assessore provinciale al commercio Roberto Failoni che ha annunciato un confronto in giunta.
Quando Ikea si affacciò in Trentino stava valutando alcune opzioni di insediamento lungo l’asse nord-sud, tra Innsbruck e Verona: alla Provincia prospettò alti fabbisogni di spazi, manifestando una priorità per soluzioni pronte, quasi “chiavi in mano”. Spazi di cui Trento è carente, tanto più che era da poco stata approvata la legge Olivi sullo stop
alle grandi aree commerciali. Tutto si fermò lì.
E oggi? «Naturalmente occorre capire se Ikea possa essere interessata osserva Stanchina e va ricordato che oggi la legge provinciale limita le superfici commerciali a 10 mila metri quadrati, quindi occorrerebbe modificarla. Sarebbe comunque un’occasione importante per Trento da gestire con attenzione, attraverso un’intesa tra Provincia, Comune e azienda, ponendosi anche il tema della qualità di occupazione che verrebbe portata».
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