l’Adige – 24 gennaio 2023

Il grido d’allarme dei lavoratori delle cooperative

Le dure accuse della Uil, che chiede immediatamente un confronto e risorse aggiuntive

«La realtà dei fatti, analizzata all’interno del convegno organizzato da Consolida qualche giorno fa, rispetto le criticità accusate dal settore della cooperazione sociale, rappresenta solo l’ultimo grido d’allarme, lanciato nel vuoto».
Lo dice in una nota la Uil, in particolare la funzione pubblica che si occupa di enti locali, sottolineando anche l’assenza di rappresentanti politi nella platea dell’importante incontro. «Lo diciamo da anni in ogni sede, ma è inutile interessarsi al problema quando i buoi sono scappati dalla stalla. Il settore è in sofferenza da decenni, senza mai che ci sia stata la volontà concreta di affrontare le difficoltà con i sindacati, che diventano indispensabili solo quando si arriva ai commissariamenti di singole cooperative. E chi paga l’inefficienza dei Presidenti? Sempre e solo i lavoratori del settore».
Il sindaco spiega che esistono alcune realtà lungimiranti, con le quali gli accordi di terzo livello decisamente proficui. «Invece altre realtà, con vincoli d’appalto più limitati e poca capacità imprenditoriale, in assenza di risorse provinciali, si ritroveranno azzerata la garanzia di sopravvivenza nel sistema cooperativo sociale della nostra provincia. La storia della Cooperazione trentina non può continuare a rimanere nelle mani di soggetti improvvisati, con un sistema di supervisione da parte della Federazione delle Cooperative sollecitato solo nel momento del collasso economico. Non si può e non si può più accettare».
La richiesta del sindacato è quella di riaprire immediatamente i tavoli per il rinnovo contrattuale integrativo. E servono urgentemente risorse provinciali, soprattutto visto il periodo di emergenza che stiamo vivendo.
«Altrimenti l’allontanamento dei giovani sarà l’epilogo di una lunga e virtuosa storia».

 

Scarica il pdf: ADIGE cooperative ART 240123