13 maggio 2021 –  l’Adige

Il segretario UilTrasporti Nicola Petrolli difende lo Scalo di Roncafort «Vagoni abbandonati: uno spreco»

Bisogna porre un freno al degrado dei vagoni ferroviari fermi allo scalo di Roncafort e dare nuovo impulso ad un nodo viario così importante. Questo in sintesi è l’appello del segretario generale UilTrasporti del Trentino Nicola Petrolli che torna sulla questione dello scalo ferroviario di Roncafort, dove si trovano più di quaranta vagoni dei treni, usati per caricare i camion completi e chiamati RO.LA. «A breve -scrive Petrolli -potrebbero essere venduti come ferraglia visto che sono parcheggiati da anni e le revisioni sono scadute dal 2015». Riprende il sindacalista: «Se fossero eseguite le revisioni, potrebbero essere utilizzati dal mondo del trasporto merci».
«Lo Scalo Intermodale di Roncafort è ubicato nel cuore del Trentino Alto Adige -sottolinea Petrolli -e rappresenta il nodo logistico d’avanguardia di primaria importanza sia per l’A22 sia per la tratta ferroviaria Verona Brennero. Con la realizzazione del Tunnel di Base, diverrà una grande opportunità non solo per la nostra regione ma anche per l’Italia e l’Europa. Oggi lo Scalo di Roncafort rappresenta l’ennesima scommessa perché i primi interventi messi in campo dalla Provincia, hanno portato i primi segnali positivi in termini di sviluppo. Ma se non saranno supportati da futuri investimenti lungimiranti, lo Scalo stesso sarà destinato a rimanere sottoutilizzato».
Ricorda Petrolli: «Fino al 2011 lo Scalo di Roncafort produceva circa 200 treni settimanali di cui 12 coppie di treni RO.LA. ossia 24 treni al giorno nelle 24 ore e con circa 150 addetti allo smistamento. Attualmente lo scalo produce circa 40 treni settimanali di cui una coppia di treni al giorno». Conclude il sindacalista: «Speriamo che chi ha dato mandato di costruire la nuova officina di Trentino Trasporti abbia pensato di poter riparare anche questi treni. É infatti necessario intensificare l’offerta dei treni RO.LA. soprattutto in concomitanza dei normali blocchi settoriali che impongono il divieto di transito dei mezzi pesanti lungo A22».

Scarica il pdf: ADIGE Trasporti ART 130521 (1)